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Papa: trattate la Terra con tenerezza

“Fare della tavola un luogo di incontro e fraternità e non solo uno spazio di ostentazione, spreco e capricci”: il richiamo del Papa in un messaggio ai partecipanti al simposio, ospitato dal Politecnico di Madrid, sul tema “Acqua, agricoltura e alimentazione: costruiamo il futuro”

Roberta Gisotti – Città del Vaticano

“Le sfide oggi per l’umanità sono talmente complesse che esigono la somma delle idee, l’unità degli sforzi, la complementarietà delle prospettive e insieme la rinuncia all’egoismo esclusivo e il protagonismo pernicioso”: così Francesco rivolto ai partecipanti alla giornata organizzata, nella capitale spagnola, da varie istituzioni accademiche, sociali ed ecclesiali, con la partecipazione della Fao.

Non restare intrappolati in calcoli meschini

Riferendosi al tema del simposio che tratta di acqua, agricoltura e alimentazione, il Papa ha evidenziato come la saggezza biblica abbia colto lo stretto legame tra “la pioggia, il raccolto e il cibo” ponendolo “un’ottica di gratitudine, mai di voracità o sfruttamento”. Da qui l’appello alla responsabilità per “non farsi prendere da calcoli meschini, che impediscono di aiutare i meno favoriti”,   privati di beni fondamentali.

Non farsi trascinare da interessi di pochi

Ha lodato Francesco la prospettiva del simposio di “costruire” il futuro, che “racchiude un senso di positività, l’apporto di un beneficio, l’apertura all’altro, la reciprocità e la collaborazione”, chiavi essenziali per “una cooperazione leale, solidale e generosa”, in “una società che metta al centro la persona umana e i suoi diritti fondamentali, senza essere trascinata da interessi discutibili che arricchiscono solo pochi, purtroppo sempre gli stessi”. Questa sarà anche il modo perché le generazioni future abbiano “le risorse necessarie per godere di una vita degna e in pienezza”.

Coltivare la terra senza causare danni

Da qui l’appello di Francesco perché siano prese solide decisioni e gettate basi per “una società equa e inclusiva”, che sappia sradicare il flagello della fame, che colpisce una così grande parte dell’umanità, nonostante la Terra abbia risorse per tutti in quantità e qualità, e sappia proteggere l’ambiente, “custodendone la bellezza e preservando la copiosa varietà degli ecosistemi, coltivando i campi con cura senza avidità, senza causare danni irreversibili”.

Un cumulo di mali e miserie

“La Terra deve essere trattata con tenerezza” non come capita in molte regioni del pianeta, ha ammonito il Papa, “dove l’acqua è contaminata, la spazzatura si accumula, la deforestazione avanza, l’aria è viziata e il suolo acidificato. Tutto questo genera un cumulo nocivo di mali e miserie”.

Conoscere il valore del cibo

Sotto accusa anche lo spreco di alimenti per questo è essenziale – raccomanda Francesco - “educare i bambini e i giovani a nutrirsi in modo sano non semplicemente a mangiare. Nutrirsi correttamente – ha spiegato -  comporta conoscere il valore del cibo, liberarsi di un consumismo frenetico e compulsivo e fare della tavola un luogo di incontro e fraternità, e non solo uno spazio di ostentazione, spreco e capricci”.

Una casa che accoglie tutti

Infine l’auspicio del Papa perché questa giornata maturi “una rinnovata volontà di fare della Terra la casa comune che ci accoglie tutti, una casa di porte aperte, un luogo di comunione e di convivenza benefica”.

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13 dicembre 2018, 11:29