Papa Francesco: il segreto della gioia è vivere per servire
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Servire i poveri, gli scartati, i più emarginati. Per Papa Francesco è la logica del servire e non dell’essere serviti, quella che riempie la vita di gioia. Nell’ultimo tweet, il Pontefice invita a “vivere per servire”. Un’esortazione questa, declinata in più occasioni durante il pontificato. Servire – sottolinea il Papa - “è lasciare che la nostra vita si identifichi con quella di Gesù, è avere i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni. E la vita di Gesù è una vita per gli altri. È una vita di servizio”.
Il vero potere è il servizio
Un altro nodo centrale è la correlazione tra potere e servizio. Durante la ricorda che Gesù “è venuto non a farsi servire, ma a servire”. “E il suo servizio è stato proprio un servizio di croce: lui si è abbassato, fino alla morte, morte di croce, per noi; per servire noi, per salvare noi”.
Servire, non servirsi
Non sono poche le situazioni in cui invece di servire il prossimo, ci si serve degli altri. Riferendosi alla parabola dell’amministratore disonesto, il , Papa Francesco ricorda che ci sono anche “sacerdoti e vescovi arrampicatori e attaccati ai soldi”. “Invece di servire si servono della Chiesa”, rendendola “affarista” e “tiepida”.
Servire significa accogliere
Cosa significa servire? A questa domanda il Papa, durante la risponde con queste parole: “Servire significa accogliere la persona che arriva, con attenzione; significa chinarsi su chi ha bisogno e tendergli la mano, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione, come Gesù si è chinato a lavare i piedi agli Apostoli. Servire significa lavorare a fianco dei più bisognosi, stabilire con loro prima di tutto relazioni umane, di vicinanza, legami di solidarietà”.
Il cristiano esiste per servire
C’è una regola, afferma Francesco durante la , che vale per tutta la vita: “il cristiano esiste per servire, non per essere servito”. Tanti uomini e donne nella storia che hanno preso sul serio questo principio - ricorda il Pontefice - hanno lasciato “tracce di veri cristiani: di amore e di servizio”.
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