In dialogo con il Papa per un’alleanza tra generazioni
Salvatore Tropea – Città del Vaticano
Una nuova fonte di saggezza, quella che nasce grazie all’incontro, al dialogo tra le persone e in particolare tra generazioni differenti. È il messaggio di speranza che scaturisce dal volume: “Francesco. La Saggezza del tempo. In dialogo con Papa Francesco sulle grandi questioni della vita”, a cura di padre Antonio Spadaro per le edizioni Marsilio. Il libro è stato presentato ieri presso la sede de La Civiltà Cattolica. Durante la tavola rotonda sono intervenuti, oltre al curatore del testo, anche Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione; Shahrzad Houshmand Zadeh, docente di studi islamici e Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, mentre il dibattito è stato moderato dal giornalista della Rai Riccardo Iacona.
Tante differenza, una sola umanità
“La saggezza del tempo – ha spiegato nel suo intervento la professoressa Houshmand Zadeh – ci racconta la vita di donne e uomini diversi e in questo modo il dialogo non è solo tra generazioni, ma anche tra religioni, spiritualità, culture”. Un incontro, che però “ci fa leggere un’unica umanità e le sofferenze dell’umanità sono una sola cosa”. Da parte sua, Antonio Polito ha sottolineato come il Papa “si rivolge, non solo in questo libro, singolarmente alle persone, quindi agli individui e non alle idee astratte”. Polito ha dunque messo l’accento sul fatto che il tema della saggezza degli anziani è poco trattato e per questo corre il rischio concreto di perdersi. Una caratteristica degli ultimi decenni, ha aggiunto il giornalista, “è proprio l’interruzione della comunicazione del sapere tra anziani e ragazzi”.
Ruffini: “si è persa la consapevolezza del valore della vita”
“L’opposto della tenerezza è l’allontanarsi dall’altro” e dunque, ha sottolineato il prefetto Paolo Ruffini, “qui si può riallacciare il problema della profonda divisione tra le generazioni”. Ruffini ha poi affermato come si sia persa la consapevolezza del valore della vita, della sua durata e quindi del fatto che prima o poi debba concludersi. “Una coscienza, questa, molto più presente nella mente e nelle parole dei nostri nonni”. Secondo il prefetto, il libro curato da padre Spadaro ha una particolare eloquenza grazie “alla forza delle tante fotografie presenti. Si tratta di un dialogo attraverso le immagini”.
Padre Spadaro: “sono gli anziani a sognare il futuro”
L’idea del libro, e del dialogo con gli anziani per riscoprire la loro saggezza, è nato, come ha spiegato il direttore de La Civiltà Cattolica, da un versetto del profeta Gioele: “i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni”. Questo perché, ha sottolineato Spadaro, secondo Papa Francesco “per poter sognare bisogna avere alle spalle l’esperienza” e poter dunque immaginare un mondo migliore.
La cultura dello scarto distrugge la saggezza
Padre Spadaro ha inoltre raccontato come Francesco, nella sua prefazione al volume, prenda spunto anche da ricordi personali, soprattutto quando parla dei nonni. “Li abbiamo messi da parte – scrive il Papa – e abbiamo perduto il bene della loro saggezza”. Così facendo, sottolinea ancora, si aumenta nel cuore degli anziani “l’angoscia di essere mal sopportati e abbandonati”. L’invito di Francesco è dunque quello di “risvegliare il senso civile di gratitudine, di apprezzamento, di ospitalità, capace di far sentire l’anziano parte viva della sua comunità”.
Condividere la saggezza del tempo
Il contenuto del libro si snoda tra le 250 interviste realizzate ad altrettante persone anziane in oltre trenta Paesi, grazie al progetto “Sharing the Wisdom of Time”, un’iniziativa di varie case editrici coordinate dalla statunitense Loyola Press, con l’aiuto dell’organizzazione no-profit Unbound e del Servizio dei gesuiti per i rifugiati. L’alleanza tra giovani e anziani è quella che emerge, in particolare, dalla prefazione scritta proprio dal Santo Padre: una profonda riflessione sul tema, che introduce un concerto di parole e immagini tra gli anziani di tutto il mondo. “Solamente se i nostri nonni avranno il coraggio di sognare – scrive il Papa – e i nostri giovani di profetizzare grandi cose, la nostra società andrà avanti”.
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