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Wiktoria, sposa di Józef Ulma, con i suoi sei bambini Wiktoria, sposa di Józef Ulma, con i suoi sei bambini 

Il Papa ricorda la famiglia Ulma, sterminata dai nazisti per aver aiutato gli ebrei

La famiglia polacca Ulma, i genitori Józef e Wiktoria con i sei bambini, più un settimo in grembo alla madre, fu sterminata dai nazisti per aver dato rifugio a 8 ebrei. Il Papa li ha ricordati all'udienza generale

Sergio Centofanti - Città del Vaticano

udienza generale, oggi nell’Aula Paolo VI, il Papa, salutando i pellegrini polacchi, ha ricordato che ieri si è aperta presso la Pontificia Università Urbaniana una mostra dedicata alla famiglia polacca Ulma, sterminata dai nazisti tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, per aver nascosto e dato aiuto agli ebrei: “Questa numerosa Famiglia di Servi di Dio, che attende la beatificazione - ha detto Francesco - sia per tutti noi un esempio di fedeltà a Dio e ai Suoi comandamenti, di amore al prossimo e di rispetto alla dignità umana”.

Un martirio silenzioso

E’ una storia che ci racconta il martirio silenzioso di tanti cristiani durante le violenze del secondo conflitto mondiale. A Papa Francesco è stata raccontata durante la sua nel luglio 2016.

La famiglia Ulma

Józef Ulma e sua moglie Wiktoria Niemczak abitavano nel villaggio di Markowa, in Polonia, un villaggio agricolo profondamente cattolico. Avevano sei figli: Stanisława di 8 anni; Barbara di 6; Władysław di 5; di 4; Antoni di 3; Maria di un anno e mezzo. La moglie era incinta del settimo figlio. Józef è un frutticoltore e apicoltore, molto attivo nel circolo della Gioventù Cattolica.

La strage nazista

Quando iniziano le persecuzioni antisemite, in molti cercano di aiutare gli ebrei: ma chi lo fa rischia la vita. Józef e Wiktoria non ci pensano un attimo e danno rifugio a 8 ebrei nascondendoli a casa. Una spia lo rivela ai nazisti. Era la mattina del 24 marzo 1944: i nazisti catturano gli ebrei e li uccidono con un colpo di proiettile alla nuca. Józef e Wiktoria vengono trucidati sulla porta di casa davanti ai bambini e a molti abitanti di Markowa costretti ad assistere come monito per tutti. I nazisti sparano poi ai sei figli, assassinandoli con barbara freddezza tra i pianti dei piccoli.

Giusti delle nazioni verso l'onore degli altari

Nel 1995 la famiglia Ulma viene inserita nell’elenco dei Giusti della nazioni dallo Yad Vahem, il memoriale dell’Olocausto in Israele, insieme ad altri 6 mila polacchi. Nel 2003 la Chiesa apre il processo di beatificazione.

Il monumento a Markowa

A Markowa sorge ora un monumento in memoria della famiglia Ulma e di quanti in Polonia hanno sacrificato la vita per salvare gli ebrei. Questa l’iscrizione: “Possa il loro sacrificio essere un appello al rispetto e all’amore dovuto a tutti. Erano figli di questa terra e rimangono nel nostro cuore”.

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28 novembre 2018, 12:00