Sinodo Giovani: ecco cosa dice il Documento Finale
Paolo Ondarza e Isabella Piro ¨C Città del Vaticano
È l¡¯episodio dei discepoli di Emmaus, narrato dall¡¯evangelista Luca, il filo conduttore del . Letto in Aula a voci alterne dal Relatore generale, Card. Sérgio da Rocha, dai Segretari speciali, padre Giacomo Costa e don Rossano Sala, insieme a Mons. Bruno Forte, membro della Commissione per la Redazione del testo, il Documento è complementare all¡¯Instrumentum laboris del Sinodo, del quale riprende la suddivisione in tre parti. Accolto da un applauso, il testo ¨C ha detto il Card. da Rocha ¨C è ¡°il risultato di un vero e proprio lavoro di squadra¡± dei Padri Sinodali, insieme agli altri partecipanti al Sinodo e ¡°in modo particolare ai giovani¡±. Il Documento raccoglie, quindi, i 364 modi, ovvero emendamenti, presentati. ¡°La maggior parte di essi ¨C ha aggiunto il Relatore generale ¨C sono stati precisi e costruttivi¡±.
¡°Camminava con loro¡±
In primo luogo, dunque, il Documento finale del Sinodo guarda al contesto in cui vivono i giovani, evidenziandone punti di forza e sfide. Tutto parte da un ascolto empatico che, con umiltà, pazienza e disponibilità, permetta di dialogare veramente con la gioventù, evitando ¡°risposte preconfezionate e ricette pronte¡±. I giovani, intatti, vogliono essere ¡°ascoltati, riconosciuti, accompagnati¡± e desiderano che la loro voce sia ¡°ritenuta interessane e utile in campo sociale ed ecclesiale¡±. Non sempre la Chiesa ha avuto questo atteggiamento, riconosce il Sinodo: spesso sacerdoti e vescovi, oberati da molti impegni, faticano a trovare tempo per il servizio dell¡¯ascolto. Di qui, la necessità di preparare adeguatamente anche laici, uomini e donne, che siano in grado di accompagnare le giovani generazioni. Di fronte a fenomeni come la globalizzazione e la secolarizzazione, inoltre, i ragazzi si muovono verso una riscoperta di Dio e della spiritualità e ciò deve essere uno stimolo, per la Chiesa, a recuperare l¡¯importanza del dinamismo della fede.
La scuola e la parrocchia
Un¡¯altra risposta della Chiesa alle domande dei giovani arriva dal settore educativo: le scuole, le università, i collegi, gli oratori permettono una formazione integrale dei ragazzi, offrendo al contempo una testimonianza evangelica di promozione umana. In un mondo in cui tutto è connesso- famiglia, lavoro, tecnologia, difesa dell¡¯embrione e del migrante- i vescovi definiscono insostituibile il ruolo svolto da scuole ed università dove i giovani trascorrono molto tempo. Le istituzioni educative cattoliche in particolare sono chiamate ad affrontare il rapporto tra la fede e le domande del mondo contemporaneo, le diverse prospettive antropologiche, le sfide scientifico-tecniche, i cambiamenti del costume sociale e l¡¯impegno per la giustizia. Anche la parrocchia ha il suo ruolo: ¡°Chiesa nel territorio¡±, essa necessita di un ripensamento nella sua vocazione missionaria, poiché spesso risulta poco significativa e poco dinamica, soprattutto nell¡¯ambito della catechesi.
I migranti, paradigma del nostro tempo
Il Documento sinodale si sofferma, poi, sul tema dei migranti, ¡°paradigma del nostro tempo¡± in quanto fenomeno strutturale, e non emergenza transitoria. Molti migranti sono giovani o minori non accompagnati, in fuga da guerre, violenze, persecuzioni politiche o religiose, disastri naturali, povertà, e finiscono per diventare vittime di tratta, droga, abusi psicologici e fisici. La preoccupazione della Chiesa è soprattutto per loro ¨C dice il Sinodo ¨C nell¡¯ottica di un¡¯autentica promozione umana che passi attraverso l¡¯accoglienza di rifugiati e profughi, e sia punto di riferimento per i tanti giovani separati dalle loro famiglie d¡¯origine. Ma non solo: i migranti ¨C ricorda il Documento ¨C sono anche un¡¯opportunità di arricchimento per le comunità e le società in cui arrivano e che possono essere rivitalizzate da essi. Risuonano, quindi, i verbi sinodali ¡°accogliere, proteggere, promuovere, integrare¡± indicate da Papa Francesco per una cultura che superi diffidenze e paure. I vescovi chiedono anche più impegno nel garantire a chi non vorrebbe migrare il diritto effettivo di rimanere nel proprio Paese. L¡¯attenzione del Sinodo va inoltre a quelle Chiese che sono minacciate, nello loro esistenza, dalle emigrazioni forzate e dalle persecuzioni subite dai fedeli.
Fermo impegno contro tutti i tipi di abuso. Fare verità e chiedere perdono
Ampia, poi, la riflessione sui ¡°diversi tipi di abuso¡± (di potere, economici, di coscienza, sessuali) compiuti da alcuni vescovi, sacerdoti, religiosi e laici: nelle vittime ¨C si legge nel testo ¨C essi provocano sofferenze che ¡°possono durare tutta la vita e a cui nessun pentimento può porre rimedio¡±. Di qui, il richiamo del Sinodo al ¡°fermo impegno per l¡¯adozione di rigorose misure di prevenzione che ne impediscano il ripetersi, a partire dalla selezione e dalla formazione di coloro a cui saranno affidati compiti di responsabilità ed educativi¡±. Bisognerà, dunque, sradicare quelle forme ¨C come la corruzione o il clericalismo ¨C su cui tali tipi di abusi si innestano, contrastando anche la mancanza di responsabilità e trasparenza con cui molti casi sono stati gestiti. Al contempo, il Sinodo si dice grato a tutti coloro che ¡°hanno il coraggio di denunciare il male subito¡±, perché aiutano la Chiesa a ¡°prendere coscienza di quanto avvenuto e della necessità di reagire con decisione¡±. ¡°La misericordia, infatti, esige la giustizia¡±. Non vanno però dimenticati i tanti laici, sacerdoti, consacrati e vescovi che ogni giorno si dedicano, con onestà, al servizio dei giovani, i quali possono davvero offrire ¡°un prezioso aiuto¡± per una ¡°riforma di portata epocale¡± in questo ambito.
La famiglia ¡°Chiesa domestica¡±
Ulteriori temi presenti nel Documenti riguardano la famiglia, principale punto di riferimento per i giovani, prima comunità di fede, ¡°Chiesa domestica¡±: il Sinodo richiama, in particolare, il ruolo dei nonni nell¡¯educazione religiosa e nella trasmissione della fede, e mette in guardia dall¡¯indebolimento della figura paterna e da quegli adulti che assumono stili di vita ¡°giovanilistici¡±. Oltre alla famiglia, per i giovani conta molto l¡¯amicizia con i loro coetanei, perché permette la condivisione della fede e l¡¯aiuto reciproco nella testimonianza.
Promozione della giustizia contro la ¡°cultura dello scarto¡±
Il Sinodo si sofferma, poi, su alcune forme di vulnerabilità vissute dai giovani in diversi settori: nel lavoro, dove la disoccupazione rende povere le giovani generazioni, minandone la capacità di sognare; le persecuzioni fino alla morte; l¡¯esclusione sociale per ragioni religiose, etniche o economiche; la disabilità. Di fronte a questa ¡°cultura dello scarto¡±, la Chiesa deve lanciare un appello alla conversione ed alla solidarietà, divenendo un¡¯alternativa concreta alle situazioni di disagio. Sul fronte opposto, non mancano invece i settori in cui l¡¯impegno dei giovani riesce ad esprimersi con originalità e specificità: ad esempio, il volontariato, l¡¯attenzione ai temi ecologici, l¡¯impegno in politica per la costruzione del bene comune, la promozione della giustizia, per la quale i ragazzi chiedono alla Chiesa ¡°un impegno deciso e coerente¡±.
Arte, musica e sport, ¡°risorse pastorali¡±
Anche il mondo dello sport e della musica offre ai giovani la possibilità di esprimersi al meglio: nel primo caso, la Chiesa invita a non sottovalutare le potenzialità educative, formative ed inclusive, dell¡¯attività sportiva; nel caso della musica, invece, il Sinodo punta sul suo essere ¡°risorsa pastorale¡± che interpella anche ad un rinnovamento liturgico, perché i giovani hanno il desiderio di una ¡°liturgia viva¡±, autentica e gioiosa, momento di incontro con Dio e con la comunità. I giovani apprezzano celebrazioni autentiche in cui la bellezza dei segni, la cura della predicazione e il coinvolgimento comunitario parlano realmente di Dio¡±: vanno aiutati quindi a scoprire il valore dell¡¯adorazione eucaristica e a comprendere che ¡°la liturgia non è puramente espressione di sé, ma azione di Cristo e della Chiesa¡±. Le giovani generazioni, inoltre, vogliono essere protagoniste della vita ecclesiale, mettendo frutto i propri talenti, assumendosi responsabilità. Soggetti attivi dell¡¯azione pastorale, essi sono il presente della Chiesa, vanno incoraggiati a partecipare alla vita ecclesiale, e non ostacolati con autoritarismo. In una Chiesa capace di dialogare in modo meno paternalistico e più schietto, infatti, i ragazzi sanno essere molto attivi nell¡¯evangelizzazione dei loro coetanei, esercitando un vero apostolato che va sostenuto e integrato nella vita delle comunità.
¡°Si aprirono i loro occhi¡±
Dio parla alla Chiesa e al mondo attraverso i giovani, che sono uno dei ¡°luoghi teologici¡± in cui il Signore si fa presente. Portatrice di una sana inquietudine che la rende dinamica ¨C si legge nella seconda parte del Documento - la gioventù può essere ¡°più avanti dei pastori¡± e per questo va accolta, rispettata, accompagnata. Grazie ad essa, infatti, la Chiesa può rinnovarsi, scrollandosi di dosso ¡°pesantezze e lentezze¡±. Di qui, il richiamo del Sinodo al modello di ¡°Gesù giovane tra i giovani¡± e alla testimonianza dei santi, tra i quali si annoverano tanti ragazzi, profeti di cambiamento.
Missione e vocazione
Un¡¯altra ¡°bussola sicura¡± per la gioventù è la missione, dono di sé che porta ad una felicità autentica e duratura: Gesù, infatti, non toglie la libertà, ma la libera, perché la vera libertà è possibile solo in relazione alla verità e alla carità. Strettamente legato al concetto di missione, c¡¯è quello di vocazione: ogni vita è vocazione in rapporto a Dio, non è frutto del caso o un bene privato da gestire in proprio ¨C afferma il Sinodo - ed ogni vocazione battesimale è una chiamata per tutti alla santità. Per questo, ciascuno deve vivere la propria vocazione specifica in ogni ambito: la professione, la famiglia, la vita consacrata, il ministero ordinato e il diaconato permanente, che rappresenta ¡°una risorsa¡± da sviluppare ancora pienamente.
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Accompagnare è una missione per la Chiesa da svolgere a livello personale e di gruppo: in un mondo ¡°caratterizzato da un pluralismo sempre più evidente e da una disponibilità di opzioni sempre più ampia¡±, ricercare insieme ai giovani un percorso mirato a compiere scelte definitive è un servizio necessario. Destinatari sono tutti i giovani: seminaristi, sacerdoti o religiosi in formazione, fidanzati e giovani sposi. La comunità ecclesiale è luogo di relazioni e ambito in cui nella celebrazione eucaristica si viene toccati, istruiti e guariti da Gesù stesso. Il Documento Finale evidenza l¡¯importanza del sacramento della Riconciliazione nella vita di fede e sprona genitori, insegnanti, animatori, sacerdoti ed educatori ad aiutare i giovani, attraverso la Dottrina sociale della Chiesa, ad assumersi responsabilità in ambito professionale e sociopolitico. La sfida in società sempre più interculturali e multireligiose, è indicare nel rapporto con la diversità un¡¯occasione di arricchimento reciproco e comunione fraterna.
No a moralismi e false indulgenze, sì a correzione fraterna
Il Sinodo quindi promuove un accompagnamento integrale centrato su preghiera e lavoro interiore che valorizzi anche l¡¯apporto della psicologia e della psicoterapia, quando aperte alla trascendenza. ¡°Il celibato per il Regno¡± ¨C si raccomanda ¨C dovrebbe essere inteso come ¡°dono da riconoscere e verificare nella libertà, gioia, gratuità e umiltࡱ, prima della scelta definitiva. Si punti ad accompagnatori di qualità: persone equilibrate, di ascolto, fede, preghiera, che si siano misurate con le proprie debolezze e fragilità e siano per questo accoglienti ¡°senza moralismi e false indulgenze¡±, sapendo correggere fraternamente, lontani da atteggiamenti possessivi e manipolatori. ¡°Questo profondo rispetto ¨C si legge nel testo ¨C sarà la migliore garanzia contro i rischi di plagio e abusi di ogni genere¡±.
L¡¯arte di discernere
¡°La Chiesa è l¡¯ambiente per discernere e la coscienza ¨C scrivono i Padri Sinodali - è il luogo nel quale si coglie il frutto dell¡¯incontro e della comunione con Cristo¡±: il discernimento, attraverso ¡°un regolare confronto con una guida spirituale¡±, si presenta quindi come il sincero lavoro della coscienza¡±, ¡°può essere compreso solo come autentica forma di preghiera¡± e ¡°richiede il coraggio di impegnarsi nella lotta spirituale¡±. Banco di prova delle decisioni assunte sono la vita fraterna e il servizio ai poveri. I giovani sono, infatti, sensibili alla dimensione della diakonia.
¡°Partirono senza indugio¡±
Maria Maddalena, prima discepola missionaria, guarita dalle ferite, testimone della Resurrezione è l¡¯icona di una Chiesa giovane. Fatiche e fragilità dei giovani ¡°ci aiutano ad essere migliori, le loro domande ¨C si legge ¨C ci sfidano, le critiche ci sono necessarie perché non di rado attraverso di esse la voce del Signore ci chiede conversione e rinnovamento¡±. Tutti i giovani, anche quelli con diverse visioni di vita, nessuno escluso, sono nel cuore di Dio. I Padri mettono in luce il dinamismo costitutivo della sinodalità, ovvero il camminare insieme: il termine dell¡¯Assemblea e il documento finale sono solo una tappa perché le condizioni concrete e le necessità urgenti sono diverse tra Paesi e continenti. Di qui l¡¯invito alle Conferenze Episcopali e alle Chiese particolari a proseguire il processo di discernimento con lo scopo di elaborare soluzioni pastorali specifiche.
Sinodalità, stile missionario
¡°Sinodalitࡱ è uno stile per la missione che sprona a passare dall¡¯io al noi e a considerare la molteplicità di volti, sensibilità, provenienze e culture diverse. In questo orizzonte vanno valorizzati i carismi che lo Spirito dona a tutti evitando il clericalismo che esclude molti dai processi decisionali e la clericalizzazione dei laici che frena lo slancio missionario. L¡¯autorità ¨C è l¡¯auspicio ¨C sia vissuta in un¡¯ottica di servizio. Sinodali siano anche l¡¯approccio al dialogo interreligioso ed ecumenico mirato alla conoscenza reciproca e all¡¯abbattimento di pregiudizi e stereotipi, e il rinnovamento della vita comunitaria e parrocchiale perché accorci le distanze giovani-Chiesa e mostri l¡¯intima connessione tra fede ed esperienza concreta di vita. Formalizzata la richiesta più volte avanzata in Aula di istituire, a livello di Conferenze Episcopali, un ¡°Direttorio di pastorale giovanile in chiave vocazionale¡± che possa aiutare i responsabili diocesani e gli operatori locali a qualificare la loro formazione ed azione con e per i giovani¡±, contribuendo a superare una certa frammentazione della pastorale della Chiesa. Ribadita l¡¯importanza delle Gmg così come quella di centri giovanili ed oratori che però necessitano di essere ripensati.
La sfida digitale
Ci sono alcune sfide urgenti che la Chiesa è chiamata a cogliere. Il Documento Finale del Sinodo affronta la missione nell¡¯ambiente digitale: parte integrante della realtà quotidiana dei giovani, ¡°piazza¡± in cui essi trascorrono molto tempo e si incontrano facilmente, luogo irrinunciabile per raggiungere e coinvolgere i ragazzi anche nelle attività pastorali, il web presenta luci ed ombre. Se da una parte, infatti, permette l¡¯accesso all¡¯informazione, attiva la partecipazione sociopolitica e la cittadinanza attiva, dall¡¯altra presenta un lato oscuro ¨C il così detto dark web ¨C in cui si riscontrano solitudine, manipolazione, sfruttamento, violenze, cyberbullismo, pornografia. Di qui, l¡¯invito del Sinodo ad abitare il mondo digitale, promuovendone le potenzialità comunicative in vista dell¡¯annuncio cristiano, e ad ¡°impregnare¡± di Vangelo le sue culture e dinamiche. Si auspica la creazione di Uffici e organismi per la cultura e l¡¯evangelizzazione digitale che, oltre a ¡°favorire lo scambio e la diffusione di buone pratiche, possano gestire sistemi di certificazione dei siti cattolici, per contrastare la diffusione di fake news riguardanti la Chiesa¡±, emblema di una cultura che ¡°ha smarrito il senso della veritࡱ, incoraggiando la promozione di ¡°politiche e strumenti per la protezione dei minori sul web¡±.
Riconoscere e valorizzare donne nella società e nella Chiesa
Il Documento evidenzia anche la necessità di un maggiore riconoscimento e valorizzazione delle donne nella società e nella Chiesa, perché la loro assenza impoverisce il dibattito ed il cammino ecclesiale: urge un cambiamento da parte di tutti ¨C si legge ¨C anche a partire da una riflessione sulla reciprocità tra i sessi. Si auspicano ¡°una presenza femminile negli organi ecclesiali a tutti i livelli, anche in funzioni di responsabilitࡱ ed una ¡°partecipazione femminile ai processi decisionali ecclesiali nel rispetto del ruolo del ministero ordinato¡±. ¡°Si tratta di un dovere di giustizia¡± ¨C afferma il documento ¨C che trova ispirazione in Gesù e nella Bibbia.
Corpo, sessualità e affettività
Quindi, il Documento si sofferma sul tema del corpo, dell¡¯affettività, della sessualità: di fronte a sviluppi scientifici che sollevano interrogativi etici, a fenomeni come la pornografica digitale, il turismo sessuale, la promiscuità, l¡¯esibizionismo on line, il Sinodo ricorda alle famiglie e alle comunità cristiane l¡¯importanza di far scoprire ai giovani che la sessualità è un dono. Spesso la morale sessuale della Chiesa è percepita come ¡°uno spazio di giudizio e di condanna¡±, mentre i ragazzi cercano ¡°una parola chiara, umana ed empatica¡± ed ¡°esprimono un esplicito desiderio di confronto sulle questioni relative alla differenza tra identità maschile e femminile, alla reciprocità tra uomini e donne, all¡¯omosessualitࡱ. I vescovi riconoscono la fatica della Chiesa nel trasmettere nell¡¯attuale contesto culturale ¡°la bellezza della visione cristiana della corporeità e della sessualitࡱ: è urgente ricercare ¡°modalità più adeguate, che si traducano concretamente nell¡¯elaborazione di cammini formativi rinnovati¡±. ¡°Occorre proporre ai giovani un¡¯antropologia dell¡¯affettività e della sessualità capace di dare il giusto valore alla castitࡱ per la crescita della persona, ¡°in tutti gli stati di vita¡±. In tal senso si chiede di prestare attenzione alla formazione di operatori pastorali che risultino credibili e maturi da un punto di vista affettivo-sessuale. Il Sinodo constata inoltre l¡¯esistenza di ¡°questioni relative al corpo, all¡¯affettività e alla sessualità che hanno bisogno di una più approfondita elaborazione antropologica, teologica e pastorale, da realizzare nelle modalità e ai livelli più convenienti, da quelli locali a quello universale. Tra queste emergono quelle relative alla differenza e armonia tra identità maschile e femminile e alle inclinazioni sessuali¡±. ¡°Dio ama ogni persona e così fa la Chiesa rinnovando il suo impegno contro ogni discriminazione e violenza su base sessuale¡±. Ugualmente ¨C prosegue il documento ¨C il Sinodo ¡°riafferma la determinante rilevanza antropologica della differenza e reciprocità uomo-donna e ritiene riduttivo definire l¡¯identità delle persone a partire unicamente dal loro orientamento sessuale¡±. Allo stesso tempo si raccomanda di ¡°favorire¡± i ¡°percorsi di accompagnamento nella fede, già esistenti in molte comunità cristiane¡±, di ¡°persone omosessuali¡±. In questi cammini le persone sono aiutate a leggere la propria storia; ad aderire con libertà e responsabilità alla propria chiamata battesimale; a riconoscere il desiderio di appartenere e contribuire alla vita della comunità; a discernere le migliori forme per realizzarlo. In questo modo si aiuta ogni giovane, nessuno escluso, a integrare sempre più la dimensione sessuale nella propria personalità, crescendo nella qualità delle relazioni e camminando verso il dono di s顱.
Accompagnamento vocazionale
Tra le altre sfide segnalate dal Sinodo c¡¯è anche quella economica: l¡¯invito dei Padri è ad investire tempo e risorse sui giovani con la proposta di offrire loro un periodo destinato alla maturazione della vita cristiana adulta che ¡°dovrebbe prevedere un distacco prolungato dagli ambienti e delle relazioni abituali¡±. Inoltre, mentre si auspica un accompagnamento prima e dopo il matrimonio, si incoraggia la costituzione di equipe educative, che includano figure femminili e coppie cristiane, per la formazione di seminaristi e consacrati anche al fine di superare tendenze al clericalismo. Speciale attenzione viene chiesta nell¡¯accoglienza dei candidati al sacerdozio che a volte avviene ¡°senza una conoscenza adeguata e rilettura approfondita della loro storia¡±: ¡°l¡¯instabilità relazionale e affettiva, e la mancanza di radicamento ecclesiali sono segnali pericolosi. Trascurare la normativa ecclesiale a questo riguardo ¨C scrivono i Padri Sinodali ¨C costituisce un comportamento irresponsabile, che può avere conseguenze molto gravi per la comunità cristiana¡±.
Chiamati alla santità
¡°Le diversità vocazionali ¨C conclude il Documento Finale del Sinodo sui giovani ¨C si raccolgono nell¡¯unica e universale chiamata alla santità. Purtroppo il mondo è indignato dagli abusi di alcune persone della Chiesa piuttosto che ravvivato dalla santità dei suoi membri¡±, per questo la Chiesa è chiamata ad ¡°un cambio di prospettiva¡±: attraverso la santità di tanti giovani disposti a rinunciare alla vita in mezzo alle persecuzioni pur di mantenersi fedeli al Vangelo, può rinnovare il suo ardore spirituale e il suo vigore apostolico.
Il dono del Papa ai partecipanti al Sinodo
Infine, come ricordo del Sinodo dei Giovani, il Santo Padre ha fatto dono a tutti i partecipanti di una formella in bronzo in bassorilievo, raffigurante Gesù e il giovane discepolo amato. Si tratta di un¡¯opera dell¡¯artista italiano Gino Giannetti, coniata dalla Zecca dello Stato della Città del Vaticano, emessa in soli 460 esemplari.
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