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Palermo: Brancaccio si prepara ad abbracciare Francesco

Il Pontefice visiterà San Gaetano, la parrocchia di Don Pino. Poi in piazza Anita Garibaldi pregherà sul luogo del martirio

Michele Raviart - Palermo

Quando nel settembre del 1990 don Giuseppe Puglisi, per tutti don Pino, fu nominato parroco della chiesa di San Gaetano a Brancaccio, trovò una situazione di totale abbandono umano e materiale. Indigenza, violenza, prostituzione e spaccio sotto la cappa tangibile e sfuggente della mafia: modello per i bambini, unica forma di mobilità sociale per i più grandi in una zona ignorata dalle Istituzioni.

I bambini di Brancaccio

A poco a poco don Pino fece dei bambini la sua missione. Toglierli dalla strada, spiegar loro l’importanza delle regole, anche quando si gioca, e il rispetto per i deboli e gli sconfitti. Una volontà in contrasto con 'i principi' mafiosi che facevano dei minori le reclute del presente e i criminali del futuro. Tutto questo don Pino lo pagò con la vita, ucciso davanti alla sua casa il 15 settembre 1993 con un colpo di pistola alla nuca. 

L’eredità di don Pino

“L’eredità che don Pino mi lascia sono le giovani generazioni cresciute nella sua figura e che adesso sono il motore di questo quartiere”, spiega don Maurizio Francoforte, parroco di San Gaetano dal 2008. Lui e tutto il quartiere si stanno preparando ad accogliere Papa Francesco che visiterà la chiesa proprio in occasione dei 25 anni dal martirio di don Pino.

L’arrivo di Papa Francesco

“E’ sicuramente una grande gioia per noi avere Papa Francesco, stiamo addobbando il quartiere a festa. Una grande grazia che sicuramente non meritiamo", spiega Valentina, parrocchiana e volontaria del vicino Centro Padre Nostro, la struttura acquistata e voluta da Don Pino come luogo fisico della sua pastorale verso i bambini e i ragazzi. “La visita del Papa per noi è un dono di Pino Puglisi - prosegue - l’ennesimo che fa in questo quartiere: i bambini sono veramente felici e non vedono l’ora. Hanno preparato dei doni da dare a Papa Francesco. Anche il resto della comunità è molto coinvolta”.

Preghiera nel luogo del martirio

Dopo la visita alla chiesa di San Gaetano, il Papa si recherà sul luogo del martirio di don Pino, piazza Anita Garibaldi, dove la casa del Beato è ora un museo visitato ogni anno da seimila ragazzi. Proprio in questi giorni, in un appartamento al piano superiore, è stata inaugurata un’aula didattica per raccontare la figura del Beato. “Puglisi era un educatore - spiega Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro - quindi noi abbiamo iniziato a lavorare seguendo il suo esempio. Nell’Aula didattica i ragazzi verranno accolti e potranno comprendere chi era veramente Pino Puglisi”.

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14 settembre 2018, 18:38