ҽ

Il Papa: spero di poter venire l'anno prossimo in Giappone

Papa Francesco annuncia la sua volontà di recarsi presto in Giappone. Lo fa parlando a braccio stamattina, nell’Auletta dell'Aula Paolo VI, incontrando alcuni membri dell'Associazione giapponese "Tensho Kenoh Shisetsu Kenshoukai"

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Approfittando di questa visita, io vorrei annunciarvi la mia volontà di visitare il Giappone l’anno prossimo. Speriamo di poterlo fare.

Lo ha detto a sorpresa il Papa a conclusione del suo saluto, questa mattina, ad un gruppo di membri dell’Associazione giapponese “Tensho Kenoh Shisetsu Kenshoukai”, ricevuti in Vaticano. La Delegazione era accompagnata dai padri Renzo De Luca e Shinzo Kawamura.
(Ascolta il servizio con la voce del Papa durante l'incontro con l'Associazione giapponese)

Il ricordo del primo viaggio di 4 giapponesi in Europa

Francesco ricorda che più di 400 anni fa, nel 1585, quattro giovani giapponesi arrivarono a Roma, accompagnati da alcuni missionari Gesuiti, per far visita al Papa di allora, Gregorio XIII. “Era la prima volta che un gruppo di rappresentanti del vostro grande Paese veniva in Europa”, osserva Francesco e, sottolineando la grande accoglienza ricevuta, non solo a Roma, afferma:

Gli europei incontrarono i giapponesi e i giapponesi incontrarono l’Europa e il cuore della Chiesa Cattolica. Un incontro storico fra due grandi culture e tradizioni spirituali, di cui è giusto conservare la memoria, come fa la vostra Associazione.

Siate ambasciatori di amicizia e dei grandi valori 

Un viaggio quello della Delegazione, oggi, ben più breve ma, il Papa dice:

Io spero che vi sentiate accolti dal Papa come lo furono loro e che, come loro, gustiate la gioia di questo incontro e siate incoraggiati a tornare nel vostro Paese come ambasciatori di amicizia e promotori di grandi valori umani e cristiani.

Religione, cultura ed economia possono collaborare 

Quei giovani, 400 anni fa, furono capaci di farlo: uno divenne sacerdote, un altro testimoniò fino al martirio la propria fede e oggi è beato.
Il Papa incoraggia l’impegno attuale dell’Associazione che, collegata ai Gesuiti del Giappone, promuove progetti di cultura e di solidarietà, e sottolinea in particolare la realizzazione di un fondo per la formazione di giovani e orfani, grazie al contributo di diverse imprese giapponesi.
Una dimostrazione “che la religione, la cultura e il mondo economico possono collaborare pacificamente per creare un mondo più umano e caratterizzato da una ecologia integrale”. E questa, conclude: “È la strada giusta per il futuro della nostra casa comune”.

Infine un saluto cordiale: “portate al vostro meraviglioso popolo e al vostro grande Paese l’amicizia del Papa di Roma e la stima di tutta la Chiesa cattolica”.

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

12 settembre 2018, 09:28