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Papa ai Cappuccini: siate vicini alla gente

Papa Francesco ha ricevuto stamani in udienza i partecipanti all’85.mo Capitolo Generale dell’Ordine dei Frati minori Cappuccini. Il Papa ha pronunciato un discorso a braccio mentre quello che il Santo Padre aveva preparato per la circostanza è stato consegnato ai presenti.

Debora Donnini-Città del Vaticano

Siate vicini alla gente, con umiltà e semplicità, e richiamate “le cose di lassù”, in questo tempo di disagio morale e spirituale. Nel , Papa Francesco si rivolge con stima e incoraggiamento ai partecipanti al Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, ricevuti in udienza in Vaticano. Il Capitolo generale, che si è riunto dal 27 agosto al 16 settembre a Roma, ha tra l'altro eletto il nuovo Ministro generale, cinquasettenne italiano frà Roberto Genuin da Falcade, e ha voluto riflettere sulla Ratio Formationis Ordinis, un documento importante per condurre la persona consacrata nel cuore del Vangelo.

Umiltà e semplicità

Umiltà e semplicità, nel cuore e nello stile di vita, è proprio l’apporto che i Cappuccini sono chiamati a dare alla Chiesa nel campo dell’evangelizzazione, ricorda nel discorso consegnato il Papa:

L’umiltà e la semplicità sono lo stile di Dio; ed è questo stile che tutti noi cristiani siamo chiamati ad assumere nella nostra vita e nella nostra missione. La vera grandezza è farsi piccoli e servitori.

Il richiamo alle “cose di lassù”

Il Papa sottolinea infatti che il tempo attuale manifesta segni di “un evidente disagio spirituale e morale, dovuto allo smarrimento dei riferimenti sicuri e consolanti della fede”:

Quale grande bisogno hanno oggi le persone di essere accolte, ascoltate, illuminate con amore! E quale grande tradizione avete voi Cappuccini nella prossimità spicciola alla gente, nella partecipazione ai problemi concreti, nel colloquio spirituale e nell’amministrazione del Sacramento della Riconciliazione! Non mancate di essere maestri di preghiera, di coltivare la spiritualità robusta, che comunica a tutti il richiamo delle “cose di lassù”.

Dal Vangelo, nuove strade

Un impegno nell’evangelizzazione, che i Cappuccini portano avanti con l’apostolato a contatto diretto con diversi popoli e culture, specialmente con tanti poveri e sofferenti. Il Papa li incoraggia in questo sforzo, esortandoli a non perdersi d’animo di fronte alle difficoltà fra cui “il calo numerico dei frati in certe zone”. E’ difatti “la gioia del Vangelo” – evidenzia – ad essere fonte della forza e costanza. E’ attingendo alla freschezza del Vangelo, che “spuntano nuove strade, nuovi approcci pastorali e metodi creativi aderenti alle circostanze attuali”.

Sobrietà e ascolto

Per essere più convincenti, “le vostre strutture” devono esprimere “sobrietà e parsimonia” così come “la trasparente e professionale gestione delle risorse economiche è immagine di una vera famiglia che cammina nella corresponsabilità e solidarietà”. Importante è poi dare ampio spazio all’ascolto e al dialogo.

Libertà profetica e saggio discernimento

La storia dei Cappuccini è costellata di Santi e Beati: una santità che conferma “la fecondità del vostro carisma” che consiste nella consacrazione totale a Dio fino al martirio, nella vita semplice in mezzo alla gente, nella sensibilità di fronte ai poveri e nell’accompagnamento spirituale. Proprio a partire da qui, Francesco li esorta a spingersi “con libertà profetica e saggio discernimento, su strade apostoliche coraggiose e frontiere missionarie, coltivando sempre la collaborazione con i Vescovi e le altre componenti della Comunità ecclesiale”.

La vostra identità carismatica, arricchita dalla varietà culturale della vostra Famiglia religiosa, è più che mai valida ed è proposta attraente per tanti giovani del mondo, che sono alla ricerca di autenticità e di essenzialità.

Francesco chiede quindi di far brillare la fraternità come elemento qualificante della loro vita e di allontanare ogni atteggiamento elitario cercando invece l’incontro con tutti, specialmente con chi è assetato dell’amore di Cristo.

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14 settembre 2018, 14:31