Papa accetta dimissioni di McCarrick: non è più cardinale
Theodore McCarrick, 88enne arcivescovo emerito di Washington, non è più cardinale. “Papa Francesco - informa la Sala Stampa vaticana - ne ha accettato le dimissioni” e “ha disposto la sua sospensione dall’esercizio di qualsiasi ministero pubblico, insieme all’obbligo di rimanere in una casa che gli verrà indicata, per una vita di preghiera e di penitenza, fino a quando le accuse che gli vengono rivolte siano chiarite dal regolare processo canonico”. Nella serata di ieri era pervenuta al Santo Padre la lettera con la quale McCarrick “ha presentato la rinuncia da membro del Collegio Cardinalizio”.
Accuse credibili e fondate
Il mese scorso il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, su indicazione di Papa Francesco, aveva già dato istruzioni affinché il cardinale McCarrick non esercitasse più pubblicamente il suo ministero sacerdotale. La decisione faceva seguito alle conclusioni di una Commissione dell’, che aveva definito “credibili e fondate” le accuse contro McCarrick riguardo ad abusi da lui compiuti su un minore oltre 45 anni fa quando era prete a New York. McCarrick aveva accolto la decisione pur dicendosi innocente.
Card. O'Malley: comportamenti incompatibili con il ruolo di sacerdote, vescovo o cardinale
Nei giorni scorsi, il card. Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori, si era detto sconvolto dalle notizie riguardanti McCarrick, accusato tra l’altro anche di comportamenti sessuali inappropriati con adulti. “Queste presunte azioni” - aveva affermato O’Malley in una nota – “sono moralmente inaccettabili e incompatibili con il ruolo di sacerdote, vescovo o cardinale”. “Questi ed altri casi richiedono più che delle scuse” - aveva sottolineato il porporato - e fanno notare che “quando vengono mosse accuse contro un vescovo o un cardinale, esiste ancora una grande lacuna nelle politiche della Chiesa sulla condotta e l’abuso sessuale”. La Chiesa negli Stati Uniti ha adottato una politica di “tolleranza zero” per quanto riguarda l’abuso sessuale di minori da parte di sacerdoti ma servono “procedure più chiare per i casi che coinvolgono vescovi”.
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