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Cecilia Seppia - Città del Vaticano

La prima questione che il giornalista della Reuters, Philip Pulella, sottopone al Pontefice, in questa lunga intervista rilasciata la scorsa domenica e pubblicata oggi sul sito dell鈥檃genzia di stampa, è il cammino di riavvicinamento con la Cina. Francesco si dimostra ottimista e afferma che ai cinesi, popolo saggio e ricco di cultura,  appartiene la virtù, anzi il 鈥淣obel鈥�, della pazienza.

Dialogo con la Cina

鈥淪iamo a buon punto -  sottolinea -  ma i rapporti con la Cina vanno per tre strade diverse. Prima di tutto c鈥�è quella ufficiale: viene qui la delegazione cinese, fa la riunione e poi la delegazione vaticana va in Cina. Questo è il dialogo ufficiale鈥�. Poi c鈥�è un secondo dialogo, 鈥渄i tutti e con tutti鈥�, fatto di canali aperti ma periferici  e di rapporti umani, spiega il Papa. 鈥淚l terzo - prosegue - per me è il più importante: è quello culturale. Ci sono sacerdoti che lavorano nelle università cinesi. Poi c鈥�è anche la cultura, come la mostra che abbiamo fatto in Vaticano e in Cina: è la strada tradizionale, come quella dei grandi, come Matteo Ricci鈥�. Il dialogo è sempre un rischio - ammette il Pontefice - ma 鈥減referisco il rischio che non la sconfitta sicura di non dialogare鈥�.

Ruolo delle donne nella Chiesa

Altra questione emersa nell鈥檌ntervista è il ruolo delle donne all鈥檌nterno della Chiesa e la possibilità che occupino posti di responsabilità nella Curia. 鈥淪ono d鈥檃ccordo 鈥� sostiene il Pontefice - che devono essere di più.  Per mettere una donna come vice-direttore alla Sala Stampa ho dovuto lottare. Fra i candidati con cui sto parlando per coprire il posto di Prefetto alla Segreteria della Comunicazione c鈥檈ra anche una donna, ma lei non era disposta perché aveva altri impegni鈥�. Il Papa ammette dei ritardi della Santa Sede e insiste sul criterio della qualità che sempre deve orientare la scelta.

L鈥檃pporto delle donne è fondamentale

Donne, laiche o consacrate, non importa: il loro apporto è fondamentale, così come la loro capacità di capire le cose, la visione della vita, il loro modo di risolvere i problemi: 鈥淟e donne - insiste - sanno gestire meglio i conflitti. In queste cose le donne sono più brave. Credo che sarebbe così anche in Curia, se ci fossero più donne anche se qualcuno ha detto che ci sarebbero più chiacchiere. Ma io non credo perché gli uomini anche sono chiacchieroni鈥�.

No a donne sacerdoti

La Chiesa è donna, è sposa di Cristo, insiste il Santo Padre richiamando il principio mariano secondo cui non esiste una Chiesa senza le donne ma, rispondendo alla domanda del giornalista, torna ad escludere con fermezza il sacerdozio femminile: 鈥淕iovanni Paolo II è stato chiaro e ha chiuso la porta e io non torno su questo. Era una cosa seria, non una cosa capricciosa. Ma non dobbiamo ridurre la presenza della donna nella Chiesa alla funzionalità. No, è una cosa che l鈥檜omo non può fare. L鈥檜omo non può essere la sposa di Cristo. Nel Cenacolo sembra di essere più importante Maria che gli Apostoli. Su questo si deve lavorare e non cadere, lo dico con rispetto, in un atteggiamento femministico. Alla fine sarebbe un maschilismo con la gonna鈥�.

Gli abusi in Cile

Francesco non nasconde il dolore parlando della questione legata agli abusi sessuali nella Chiesa, tornata tristemente alla ribalta con le vicende in Cile che hanno portato alle dimissioni di tutto l鈥檈piscopato cileno. 鈥淎 me non piace parlare di questo ora, però devo dirlo. Andate alle statistiche. La grande maggioranza degli abusi accade nell鈥檃mbito famigliare e nei quartieri, nelle scuole, nelle palestre鈥� E anche nella Chiesa qualcuno può dire che i preti sono pochi, ma anche se fosse uno solo, sarebbe tragico perché quel prete ha il dovere di portare quella persona a Dio e ha distrutto la strada per arrivare a Dio鈥�.

La Chiesa si è svegliata

Quindi aggiunge: 鈥淣oi sappiamo che prima si trasferiva la gente da qua a là, perché non c鈥檈ra la coscienza della gravità di questo.  Ma la Chiesa si è svegliata e la lezione che io ho appreso non è originale. L鈥檃veva appresa San Giovanni Paolo II con i cardinali degli Stati Uniti nel caso di Boston. L鈥檃veva appresa Benedetto con i vescovi dell鈥橧rlanda. Io ho dovuto prendere una decisione; come è andata la cosa in Cile? Ho studiato le cose, le denunce con le informazioni che erano qui, mi hanno aiutato e ho proceduto鈥�.

Il rapporto sugli abusi

Ritorna sulla figura di p. Karadima, al centro di diversi episodi di abusi sessuali: 鈥淟e famiglie gli consegnavano i figli perché credevano che la dottrina era sicura e non si sapeva quello che succedeva lì dentro. Karadima è un malato grave鈥� Sono tornato dal viaggio in Cile un po鈥� inquieto, 鈥榪uesto non si spiega鈥� ho pensato. Qui c鈥�è qualcosa che va oltre la propaganda o qualche presa di posizione anticlericale鈥�.  Il Papa cita il rapporto di 2.300 pagine di dichiarazioni e testimonianze consegnatogli da mons. Scicluna, suo inviato in Cile, ripercorre i tanti incontri coi vescovi cileni e non nasconde la possibilità di accettare le dimissioni di alcuni di loro, poi conclude: 鈥淢i son chiesto cosa è successo in Cile che da più del 70% della popolazione che appoggiava la Chiesa è caduta a meno del 40%. È un fenomeno difficile da capire. Si pensa che lì c鈥�è qualcosa di un elitismo nascosto, ma è un鈥檕pinione. Certamente è l鈥檕pera dello spirito del male鈥�.

Accordo di Parigi e rapporto Usa-Cuba

Francesco esprime 鈥渄olore鈥� anche per la decisione del presidente americano Trump di ritirarsi dall鈥檃ccordo di Parigi sul cambiamento climatico e per i passi indietro nei rapporti con Cuba, afferma di schierarsi con l鈥檈piscopato e le dichiarazioni che i vescovi hanno espresso in merito, ma auspica pure che il presidente possa ripensare la sua posizione su clima e ambiente, perché 鈥�è in gioco il futuro dell鈥檜manità鈥�. Stessa cosa per la questione migratoria e l鈥檕dissea che stanno vivendo circa 2mila minorenni divisi dalle famiglie e dai genitori e chiusi nelle cosiddette 鈥済abbie鈥� alla frontiera con il Messico, in seguito alle politiche restrittive messe in campo dall鈥檃mministrazione Trump. Francesco ribatte: 鈥淚o mi schiero con l鈥檈piscopato鈥�.

Accogliere i migranti

Parla anche della vicenda della nave Aquarius, costretta ad approdare in Spagna con 629 migranti a bordo, perché rifiutata dai porti italiani: 鈥淣on è facile, ma i populismi non sono la soluzione. Vediamo la storia. L鈥橢uropa è stata fatta da immigrazioni. Vediamo l鈥檃ttualità. In Europa c鈥�è un inverno demografico grande. Diverrà vuota. La storia attuale è che c鈥�è gente che arriva chiedendo aiuto. Credo che non si deve respingere la gente che arriva, si devono ricevere, aiutare e sistemare, accompagnare e poi vedere dove metterli, ma in tutta l鈥橢uropa. Italia e Grecia sono state coraggiose e generose nell鈥檃ccogliere questa gente鈥�.

Investire nei Paesi poveri

Il Pontefice ribadisce la necessità di fare investimenti nei Paesi poveri, in Africa soprattutto per creare posti di lavoro, ed evitare l鈥檌mmigrazione alla radice ma ribadisce anche che 鈥渃reare la psicosi non è mai una medicina鈥� per guarire il fenomeno migratorio. 鈥淚l populismo non risolve, quello che risolve è l鈥檃ccoglienza, lo studio, la sistemazione la prudenza鈥� C鈥�è un traffico di schiavitù lì, i governi devono capirlo, ma non è facile l鈥檃ccoglienza, l鈥檈ducazione, integrarli nella misura che si può, e non si può cercare una soluzione unica鈥�.

Riforme e Chiesa in uscita

Il Papa si dice soddisfatto di come sta procedendo la riforma della Curia, per quanto essa sia sempre a rischio da alcune 鈥渕alattie鈥� da cui deve imparare a difendersi, ma plaude anche ai tanti 鈥渟anti curiali鈥� che lavorano per essa. Infine, conclude l鈥檌ntervista con un pensiero sul futuro della Chiesa. 鈥淚l futuro della Chiesa è per strada, strada facendo; è vero, è anche nell鈥檃dorazione, nella preghiera, nei templi, ma uscire, uscire鈥� Perché noi abbiamo tante volte un Cristo chiuso. Una Chiesa che esce, sì, potrebbe avere degli incidenti, ma una Chiesa che è chiusa si ammala. Uscire, uscire con il messaggio: quello è il futuro鈥�.