Papa a Missionari Misericordia: siate docili alla forza dello Spirito
Debora Donnini-Città del Vaticano
La rinascita personale e la vita della comunità sono i due aspetti inseparabili, che Papa Francesco indica ai Missionari della Misericordia durante la Messa nella Basilica Vaticana, presso l’altare della Cattedra. Precedentemente nella prima mattinata, li aveva incontrati nella Sala Regia. Francesco nell’ gli ricorda che il loro ministero si muove appunto al servizio delle persone, perché rinascano dall’alto, e al servizio delle comunità, perché vivano con gioia il comandamento dell’amore.
Non "invasati" ma miti e mossi dallo Spirito
E’ dal Giubileo della Misericordia che questi sacerdoti compiono nei Cinque Continenti quella missione affidata loro: predicare, confessare e assolvere i peccati con le stesse facoltà che sono di stretta competenza della Sede Apostolica. A due anni dalla istituzione, circa 550 di loro sono riuniti in Vaticano fino a domani, per un incontro organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. A loro il Papa ricorda che, come Nicodemo, serve una rinascita personale:
Attenzione: non si tratta di diventare preti “invasati”, quasi che si fosse depositari di un qualche carisma straordinario. No. Preti normali, semplici, miti, equilibrati, ma capaci di lasciarsi costantemente rigenerare dallo Spirito, docili alla sua forza, interiormente liberi – anzitutto da sé stessi – perché mossi dal “vento” dello Spirito che soffia dove vuole.
La Misericordia perché l'unità prevalga
Bisogna, poi, essere capaci di innalzare nel deserto del mondo la Croce di Cristo. La presenza viva del Signore non solo crea comunione ma diventa uno stile di vita contagioso verso l’esterno cioè produce una forza di attrazione, che attraverso le diverse forme di annuncio della Buona Novella, tende a raggiungere tutti.
In effetti, sia la Chiesa sia il mondo di oggi hanno particolarmente bisogno della Misericordia perché l’unità voluta da Dio in Cristo prevalga sull’azione negativa del maligno che approfitta di tanti mezzi attuali, in sé buoni, ma che, usati male, invece di unire dividono.
“Senza la Misericordia - avverte - questo principio non ha la forza di attuarsi nel concreto della vita e della storia”. I Missionari della Misericordia sono, dunque, chiamati per primi a rinascere dall’alto e sono confermati nella missione di offrire a tutti il segno di Gesù “innalzato”.
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