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Un'immagine a conclusione degli Esercizi spirituali della Curia Romana 2017 Un'immagine a conclusione degli Esercizi spirituali della Curia Romana 2017  (Ossevatore Romano)

Padre Tolentino: il nostro cuore riscopra la sete di Dio

La sete che abita nel cuore di ogni uomo: sete di amore, sete di dignità e sete di Dio. Sarà questo il tema al centro delle riflessioni proposte a Papa Francesco e alla Curia Romana nel corso degli Esercizi spirituali ad Ariccia (Roma)

Sergio Centofanti - Città del Vaticano

Papa Francesco è “un pastore e un padre” che con “la forza profetica dei suoi gesti e delle sue parole”, con la sua “comunicazione semplice e incisiva” ci restituisce “la freschezza e la fragranza del Vangelo". E’ quanto afferma il sacerdote portoghese José Tolentino de Mendonça, chiamato a predicare gli Esercizi spirituali del Papa e della Curia Romana, in programma dal 18 al 23 febbraio presso la Casa “Divin Maestro” ad Ariccia, alla porte di Roma.

Il coraggio di Papa Francesco

In una intervista rilasciata in esclusiva a Domingos Pinto per Pope,  padre Tolentino, teologo, poeta e scrittore di fama internazionale, sottolinea il coraggio di Papa Francesco, un “coraggio profetico che tocca tutti” e che non lascia nessuno indifferente: "E' davvero una grande testimonianza dello Spirito Santo nella Chiesa e nel mondo del nostro tempo".

Le meditazioni proposte approfondiranno il tema della sete

53 anni, padre Tolentino attualmente vicerettore dell’Università Cattolica di Lisbona e consultore del Pontificio Consiglio della Cultura, afferma di aver accolto l'invito del Papa "con umiltà" perché, dice, "sono un semplice prete" e affronta questa sfida “in spirito di servizio alla Chiesa e al Santo Padre". Svolgerà le sue meditazioni sul tema dell'elogio della sete. Questi i titoli dei suoi interventi: “Apprendisti dello stupore”, “La scienza della sete”, “Mi sono accorto di essere assetato”, “Questa sete di niente”, “La sete di Gesù”, “Le lacrime raccontano una sete”, “Bere dalla propria sete”, “Le forme del desiderio”,  “Ascoltare la sete delle periferie”, “La beatitudine della sete".

Anche Gesù ha gridato: "Ho sete"

"Il cuore dell’essere umano - afferma - è un serbatoio inesauribile di sete". "Ogni essere umano ha sete. Sete di amore, sete di riconoscimento, sete di relazione, sete di dignità, sete di dialogo, sete di incontro, sete di umanità e molta sete di Dio". "Una delle ultime parole di Gesù sulla Croce" è stata proprio questa: "Ho sete". E questo "continua ad essere un grido che Gesù affida alla sua Chiesa. Gesù chiede alla Chiesa di essere partecipe" di questa sete di Dio e dell'uomo. Una sete che va innanzitutto scoperta per scoprire chi può soddisfare questa sete.

I cristiani devono essere locomotiva delle società

In questo contesto, il teologo portoghese ricorda che Papa Francesco chiede che ricordiamo la sete dell'umanità, spirituale, morale, materiale; che "ricordiamo dal fondo del cuore i nostri fratelli e sorelle più poveri, senza scartare nessuno, senza rinunciare a nessuno, senza lasciare nessuno indietro". "I cristiani - afferma padre Tolentino sulla scia di Francesco - devono essere la locomotiva profetica delle società in cui vivono, e questo si può vedere dalla qualità etica del nostro vivere, in particolare nella lotta alla povertà e nell'attenzione preferenziale per i poveri".

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07 febbraio 2018, 15:15