L'incontro di Francesco con due familiari delle vittime della dittatura Pinochet
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Al termine della Messa al Campus Lobito di Iquique, ultimo evento del suo viaggio apostolico in Cile, il Papa ha raggiunto la “Casa de retiros del Santuario Nuestra Senora de Lourdes” per il pranzo insieme al Seguito papale. Prima però ancora un incontro significativo: nella chiesa adiacente c'erano ad aspettarlo 10 ammalati e 2 familiari delle vittime della repressione degli anni ’70, all'epoca della dittatura Pinochet, che gli hanno consegnato una lettera.
Affidata al Papa la speranza di incontrare i detenuti desaparecidos
"Papa Francesco, nelle sue mani metto la speranza di ritrovare i nostri detenuti desaparecidos", ha detto salutando il Papa, uno dei due, Hector Marin Rosset, il cui fratello, Jorge, fu sequestrato il 28 settembre 1973 e che morì lo stesso giorno a Iquique. Aveva 19 anni. Rosset è il presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime del regime e dei detenuti scomparsi di Iquique e Pisagua.
Secondo quanto riferisce la Sala Stampa vaticana, Rosset ha detto di aver espresso al Papa il suo apprezzamento per la grande opera di promozione e difesa dei diritti umani portata avanti dalla Chiesa cilena. Nella lettera descrive al Papa l'impegno del suo gruppo per ritrovare i propri familiari desaparecidos, auspicando la collaborazione delle forze armate
e del governo del Cile. Si tratta, ha aggiunto all' agenzia Ansa, di una crociata umanitaria che "ci permetterà di avere la pace spirituale di cui abbiamo tanto bisogno".
Dopo il pranzo, la partenza di Francesco alla volta del Perù
Dopo il pranzo, il trasferimento all’aeroporto della città. Il Papa lascerà il Cile diretto in Perù, seconda tappa di questo suo 22.esimo viaggio apostolico. La Cerimonia di congedo è prevista alle 20,45 e l’arrivo all’aeroporto di Lima alle 23.20.
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