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Aumentano le tariffe doganali tra Canada e Usa Aumentano le tariffe doganali tra Canada e Usa 

Washington apre la guerra dei dazi

Il presidente Usa Trump impone i dazi sulle merci da Canada e Messico, immediate le contromisure commerciali varate da Ottawa: tariffe al 25%. Dure reazioni anche dal Messico e dalla Cina. Anche l'Ue nel mirino di Washington

Stefano Leszczynski - Città del Vaticano

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che incontrerà questa mattina il primo ministro canadese dimissionario, Justin Trudeau, nonché il governo messicano, dopo aver imposto il 25% di dazi doganali sui prodotti provenienti da entrambi i paesi. Dalla Casa Bianca l’annuncio di nuove tariffe doganali anche per i prodotti provenienti dall’Ue, con la quale gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale di 300 miliardi di dollari.

Impatto anche sui consumatori Usa

Fervido sostenitore dei dazi fin dalla campagna elettorale, Trump ha sempre cercato di tranquillizzare i critici a tale "arma" commerciale sostenendo che il loro impatto colpirebbe gli esportatori stranieri, senza essere trasferito sui consumatori americani, contraddicendo il parere di quasi tutti gli esperti. Stamattina, tuttavia, il presidente ha ammesso per la prima volta, in una serie di post pubblicati sul suo social network Truth Social, che le aziende e i consumatori americani potrebbero "soffrire" le conseguenze di tali misure. Sia il Canada che il Messico hanno immediatamente reagito alla decisione di Washington che entrerà in vigore da domani 4 febbraio.

La reazione canadese

Il premier canadese, Justin Trudeau, ha annunciato che anche il suo paese imporà dazi pari al 25 per cento su prodotti statunitensi per un valore complessivo di 155 miliardi di dollari. Trudeau ha affermato che un primo round di dazi su prodotti statunitensi per 30 miliardi di dollari sarà imposto già da martedì. Il resto sarà applicato tra circa tre settimane, per "consentire alle aziende canadesi e alle catene di approvvigionamento di trovare delle alternative".

Messico, Cina e Ue

Anche il Messico varerà misure a difesa degli interessi nazionali in risposta ai dazi statunitensi. Fermamente contrarie alle misure varate dal governo statunitense anche le autorità cinesi secondo le quali una guerra commerciale non conviene a nessuno. Pechino , che è stata colpita con un aumento del 10%, ha annunciato che farà ricorso presso l’Organizzazione mondiale del commercio. L'Ue si rammarica per i dazi imposti a Canada e Messico e – fanno sapere dalla Commissione - "reagirà con fermezza" se sarà presa di mira da dazi doganali "ingiusti".

Ripercussioni sui mercati

Immediate le prime ripercussioni della guerra dei dazi sui mercati finanziari che nel Vecchio continente hanno aperto le contrattazioni con forti perdite. I dazi annunciati da Donald Trump colpiscono anche le criptovalute, uno degli asset che più avevano beneficiato della rielezione del tycoon alla Casa Bianca. Da sabato, riferisce il Financial Times le principali criptovalute hanno perso quasi 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, per effetto della fuga dal rischio innescata dall'avvio della guerra commerciale americana.

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03 febbraio 2025, 12:50