ҽ

Droni russi sul cielo di Kyiv Droni russi sul cielo di Kyiv

Ucraina, vertici europei il 24 febbraio a Kyiv per il terzo anniversario della guerra

Lunedì prossimo, i leader Ue saranno nella capitale ucraina per riaffermare il sostegno dell’Europa a Zelensky. Intanto, secondo fonti diplomatiche, gli Stati Uniti avrebbero rifiutato di appoggiare una bozza di risoluzione dell'Onu che condanna l'aggressione russa

Gianmarco Murroni - Città del Vaticano

Ursula von der Leyen, Antonio Costa, Roberta Metsola; non mancherà nessuno a rappresentare l’Europa a Kyiv nel giorno del terzo anniversario di guerra. Il 24 febbraio i vertici di Commissione, Consiglio e Parlamento europeo saranno nella capitale ucraina per riaffermare il proprio sostegno al paese aggredito dalla Russia. La loro presenza a Kyiv servirà a testimoniare la vicinanza dell’Ue a Zelensky, ma rappresenterà anche una risposta a Donald Trump, dopo le polemiche sui colloqui avvenuti a Riad con alti esponenti delCremlino, senza coinvolgere Ucraina ed Europa.

Incontro Francia-Usa

Chi non parteciperà all’incontro a Kyiv sarà, invece, il presidente francese Macron, atteso proprio il 24 febbraio alla Casa Bianca. “A Trump dirò di non essere debole davanti a Putin", ha sottolineato riconfermando in maniera netta il proprio sostegno al presidente Zelensky. “È il presidente eletto di un sistema libero", ha scandito Macron, replicando alle parole di Trump che aveva definito il leader ucraino "un dittatore al potere senza elezioni". L'incontro di lunedì alla Casa Bianca tra Macron e Trump sarà cruciale. Altrettanto fondamentale sarà il bilaterale previsto per giovedì tra il presidente Usa e il premier britannico Keir Starmer. Sono state Londra e Parigi, del resto, ad aver proposto l'invio di truppe in Ucraina dopo un eventuale accordo cessate il fuoco.

Risoluzione Onu

Gli Stati Uniti hanno rifiutato di appoggiare una bozza di risoluzione dell'Onu che sostiene l'integrità territoriale dell’Ucraina, opponendosi alla definizione della Russia come Paese "aggressore" in una dichiarazione del G7. La bozza, che ribadisce il rispetto della sovranità dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti è sostenuta da più di 50 Paesi. Nel frattempo, il capo della diplomazia statunitense Marco Rubio ha spiegato come l'incontro di qualche giorno fa a Riad con il suo omologo russo Serghei Lavrov sia servito a verificare se la Russia voglia davvero mettere fine alla guerra in Ucraina. "Non posso ancora rispondere alla domanda se sono seri riguardo alla pace - ha affermato il segretario di Stato americano - L'unica cosa che abbiamo concordato è che parleremo di pace".

Ruolo della Cina

Anche La Cina ha espresso il proprio sostegno all'intenzione del presidente degli Stati Uniti Trump di raggiungere un accordo con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina. Nell'intervento tenuto alla ministeriale Esteri del G20 di Johannesburg, in Sudafrica, il titolare della diplomazia cinese, Wang Yi, ha ribadito che Pechino "auspica che tutte le parti interessate possano trovare una soluzione sostenibile e duratura, che tenga conto delle reciproche preoccupazioni", rinnovando la disponibilità di Pechino a "svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione politica della crisi, nel rispetto delle esigenze delle parti interessate”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 febbraio 2025, 08:59