Stop ai dazi americani contro Messico e Canada, un mese per trattare
Marco Guerra – Città del Vaticano
La miccia de dazi Usa sui prodotti messicani e canadesi ha dato il via a una trattativa commerciale e politica tra gli Stati Uniti e gli altri due Paesi della regione.
Dialogo con Messico e Canada
Ieri Trump, dopo aver sentito prima la presidente Messicana Sheinbaum e poi premier canadese Trudeau, ha firmato l’ordine di sospensione delle nuove tariffe fino al 4 marzo. Si sono dati un mese, quindi, per negoziare nuovi accordi vantaggiosi per tutti. Nel frattempo Trump ha chiesto sforzi immediati per fermare il flusso di migranti e il traffico di droga. Di conseguenza, il Messico si impegna a schierare 10mila agenti per controllare il confine con gli Usa mentre il Canada rafforzerà i controlli alla frontiera con nuovi elicotteri, tecnologie e personale. “Lanceremo una forza d'attacco congiunta Canada-Usa per combattere la criminalità organizzata” ha spiegato l’inquilino della Casa Bianca.
La Cina risponde con dazi
Trump intende trattare anche con la Cina, soprattutto dopo che Pechino ha risposto ai dazi Usa con un pacchetto di misure che colpiscono il carbone e gas naturale liquefatto Usa con aliquote del 15% e ha inoltre aperto un'indagine antitrust su Google. Il presidente degli Stati Uniti infine torna paventare misure anche contro il Vecchio continente. "L'Europa approfitta di noi da anni – ha detto – e ora vogliono un accordo, vedremo cosa ne verrà fuori, la parola è reciprocità". L’Ue ostenta fermezza. Dal vertice informale dei leader europei a Bruxelles, Francia e Germania chiedono di “agire e farsi rispettare”.
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