Il sostegno dell'Ue all'Ucraina: nessun negoziato con Mosca senza Kyiv
Stefano Leszczynski - Città del Vaticano
Alla Conferenza di Monaco Europa e Ucraina rispondono agli Stati Uniti facendo fronte comune. Solo l'Ucraina può definire quando ci saranno le condizioni per avviare dei negoziati con Mosca e costringere Kyiv a fare delle concessioni ancora prima di negoziare è un grave errore. Arriva senza possibilità di fraintendimenti la risposta del presidente del Consiglio europeo alle dichiarazioni rilasciate dal vice-presidente Usa Vance e dal presidente Trump prima di lui. “Continueremo a stare spalla a spalla con l'Ucraina, nei negoziati e fornendo garanzie di sicurezza.” Ha ribadito il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa nella sessione che ha aperto la seconda giornata di lavori al summit.
La presa di posizione ucraina
Dopo il bilaterale di ieri sera tra il presidente ucraino e il vice presidente Usa arriva la risposta inusitatamente franca da parte di Zelensky. "Putin non vuole la pace nè il dialogo", è il monito di Zelensky, che invita Trump a non cedere alle lusinghe di Putin, che "non lo vuole sulla Piazza Rossa come un leader rispettato ma come un burattino del suo spettacolo". Nessun dettaglio sul colloquio telefonico con il presidente Trump, ma il presidente ucraino ribadisce che “la migliore garanzia per l'Ucraina rimane l'adesione alla Nato”.
L’appello all’Europa
Nel suo intervento il presidente Zelensky ha esortato con forza l'Europa a dotarsi di una difesa comune che la renda autosufficiente dal punto di vista militare. "L'Europa deve decidere il suo futuro, - ha detto - è giunto il tempo di dare vita ad un esercito europeo". Ad inaugurare l’odierna sessione dei lavori a Monaco il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che pure ha ribadito il no secco a un negoziato che escluda l'Ucraina ed escluda l'Ue.
L’indirizzo politico del Consiglio europeo
"La pace in Ucraina e la sicurezza dell'Europa non possono essere separate.” – ha detto il presidente Antonio Costa sottolineando che “la minaccia russa va oltre l'Ucraina. Domina la Bielorussia, ha una presenza militare in Moldavia e Georgia. Getta un'ombra sugli Stati baltici, sul confine orientale dell'Unione europea, sui nostri sistemi democratici, sulle nostre infrastrutture critiche". Il futuro dell’Ucraina è dentro l’Unione europea come membro a pieno titolo, ha rimarcato Costa ribadendo il pieno sostegno all’Ucraina.
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