Haiti, dato alle fiamme l’ospedale di Port au Prince
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Alcuni membri della coalizione di bande armate "Viv Ansanm" di Haiti hanno incendiato l'ospedale universitario della capitale Port-au-Prince, il principale ospedale pubblico della città. Lo riportano i principali media haitiani, e sui social si sono diffuse immagini dell'edificio in fiamme.
Un attentato alla vita degli haitiani
L'ortopedia, la chirurgia e la sala che ospita l'archivio dell'ospedale sono i settori maggiormente colpiti, secondo quanto riferito dal direttore esecutivo, il dottor Prince Pierre Sonson, che denuncia la distruzione di un prezioso dispositivo per estrarre i proiettili dal corpo. In un comunicato, il ministero della Sanità pubblica ha condannato l'attacco e lo ha definito un "inaccettabile atto di vandalismo" contro il sistema sanitario del paese. Il ministero ha quindi rivolto un appello alle autorità competenti perché adottino "le misure necessarie" a proteggere le strutture mediche e garantire a tutta la popolazione l'accesso alle cure. L'ospedale universitario di Port-au-Prince era già stato attaccato e saccheggiato in passato, e solo pochi mesi fa era tornato completamente operativo.
I precedenti sull’isola
Il 16 dicembre "Viv Ansamn" ha colpito un'altra istituzione sanitaria, incendiando l'ospedale di Bernard Mevs. I membri della coalizione criminale hanno dato fuoco al laboratorio e alla sala operatoria. "Il nostro ospedale è stato attaccato. Durante tutta la sua esistenza, abbiamo servito la popolazione senza pregiudizi e molte persone devono la propria vita a medici e infermieri che li hanno trattati con professionalità", riferisce lo staff dell’ospedale.
La richiesta di sicurezza
Di fronte alle persistenti minacce, i responsabili della struttura hanno lanciato un appello urgente alle autorità affinché contrastino l'azione dei criminali e proteggano la struttura medica. L'ospedale è specializzato in trattamenti delle patologie respiratorie e viene definito dalle autorità locali come una struttura essenziale.
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