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Il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas oggi a Deir al-Balah Il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas oggi a Deir al-Balah  (ANSA)

Gaza, nuovo scambio di ostaggi e prigionieri tra Hamas e Israele

Il movimento islamista ha rilasciato questa mattina altre tre persone nell’ambito dell’accordo di cessate-il-fuoco con gli israeliani che hanno, da parte loro, liberato 183 prigionieri palestinesi. A Doha si attende la ripresa dei negoziati per la seconda fase della tregua

Roberto Paglialonga - Città del Vaticano

Hamas ha rilasciato questa mattina altri tre ostaggi israeliani nell’ambito della prima fase dell’accordo di cessate-il-fuoco raggiunto con Israele il 19 gennaio, grazie alla mediazione di Egitto e Qatar. Si tratta di Ohad Ben Ami, 56 anni, rapito dal kibbutz Beeri assieme alla moglie Raz (liberata nel novembre 2023); di Eli Sharabi, 52 anni, che ha perso le due figlie e la moglie il 7 ottobre, uccise nella stanza di sicurezza della loro abitazione, e di Or Levy, 34 anni, prelevato al Nova Festival, nel deserto del Negev, dove nel corso dell’attacco dei miliziani islamisti è invece morta la moglie Einav. I rapiti liberati da parte di Hamas nel corso della tregua dunque sono finora 21.

La liberazione degli ostaggi a Deir al-Balah

La liberazione di oggi è avvenuta a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, mentre le due precedenti si erano svolte a Jabalia, nel nord, e a Khan Yunis, nel sud. La collocazione geografica è significativa, hanno sottolineato diversi analisti, perché rivelerebbe la volontà di Hamas – benché decimata nei ranghi militari – di manifestare ancora la sua presenza forte e il suo controllo su tutto il territorio della Striscia, in vista della prosecuzione dei negoziati per la seconda fase della tregua. Come nelle due precedenti occasioni, il gruppo islamista ha allestito un palco per la consegna degli ostaggi alla Croce Rossa: a ciascuno di essi – secondo un copione ormai consolidato – è stato conferito il certificato di liberazione. Sostenuti da miliziani in mimetica, con il volto coperto e la consueta bandana verde, i tre, apparsi molto emaciati e vestiti con tute da carcerati, sono stati poi registrati davanti alla folla mentre pronunciavano discorsi e rispondevano a domande da parte di un intervistatore.

L’indignazione per lo “show” da parte di Herzog

Uno “show” macabro seguito in diretta anche nella "piazza degli ostaggi" a Tel Aviv e che ha suscitato la reazione indignata del presidente israeliano, Isaac Herzog. “Si è trattato di uno spettacolo cinico e crudele promosso da vili assassini, immagini che sono un crimine contro l’umanità”, ha scritto su X. Anche il Forum delle famiglie degli ostaggi ha parlato di “immagini inquietanti” ed è tornato a chiedere che si lavori per l’immediata liberazione di tutti i sequestrati.

Il rilascio dei prigionieri palestinesi

Israele per parte sua ha rilasciato 183 prigionieri palestinesi, di cui 18 condannati all’ergastolo, 111 dei quali arrestati a Gaza nel corso della guerra e 72 in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Anche molti di loro, portati in pullman dalla prigione di Ofer in parte a Ramallah e in parte a Gaza, sono apparsi in condizioni decisamente critiche: in sei sono stati condotti all’ospedale per cure e uno mostrava serie difficoltà a reggersi sulle proprie gambe.

Attesa per la ripresa dei negoziati a Doha

In queste ore è attesa a Doha la delegazione israeliana per l’inizio dei colloqui sulla seconda fase dell’intesa tra Hamas e Israele. Sugli esiti dei negoziati rischiano di avere un effetto boomerang le parole che Donald Trump ha rilasciato a seguito del suo incontro nello Studio Ovale con il premier Benjamin Netanyahu mercoledì scorso, circa la volontà di portare fuori da Gaza i quasi due milioni di palestinesi e rendere l'enclave “una riviera del Medio Oriente”. Intanto, a riprova di un’alleanza tra Washington e Tel Aviv rinsaldatasi nelle ultime settimane, gli Stati Uniti hanno annunciato di aver approvato la vendita a Israele di bombe, munizioni, razzi e missili per un valore totale di 7,4 miliardi di dollari.
 

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08 febbraio 2025, 13:45