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L'ingresso dell'ospedale di Bukavu L'ingresso dell'ospedale di Bukavu  (AFP or licensors)

L'M23 occupa Bukavu, migliaia di sfollati verso il Burundi

Caos nel capoluogo del Sud Kivu dopo l'ingresso dei ribelli filo-rwandesi del gruppo M23. Oltre 10.000 gli sfollati fuggiti attraverso il fiume Ruzisi verso il Burundi. A Kinshasa, intanto, il presidente Felix Tshisekedi ha convocato una riunione sul peggioramento della crisi umanitaria nell’est della Repubblica Democratica del Congo.

Federico Azzaro - Città del Vaticano

Le attività commerciali a Bukavu sono ancora chiuse mentre dopo l’ingresso in città dei ribelli dell’M23 si vedono ancora alcune persone camminare nelle strade avvolte in un silenzio assordante. La situazione nel capoluogo del Sud Kivu viene descritta da una fonte dell’agenzia Fides secondo cui le sparatorie sarebero cesate dopo l'ingresso dei ribelli filo-rwandesi in città venerdì pomeriggio. La caduta di Bukavu segue quella di Goma, capoluogo del Nord Kivu, occupata dall’M23 a fine gennaio, mentre giovedì era stata la volta di Kavumu e del suo aeroporto.

Gli sfollati in Burundi

L’avanzata dei ribelli nel Sud Kivu ha già causato migliaia di sfollati, mentre le Forze armate della Repubblica Democratica del Congo hanno abbandonato frettolosamente Bukavu . Una parte della città è rimasta senza elettricità, mentre l’agenzia Fides riferisce di saccheggi soprattutto a Kadutu, quartiere storico dove si tiene il principale mercato locale. I rifugiati sono scappati dall’area di Kamanyola, attraverso il fiume Ruzisi, e si sono accampati nella provincia nord-occidentale burundese di Cibitoke. Anche il ministro dell’Interno congolese, Martin Niteretse, ha confermato che molti rifugiati sono entrati in Burundi, ma il governo non ha ancora diffuso i numeri relativi a questi flussi di rifugiati. Il ministro ha poi aggiunto: “Moltissimi congolesi sono fuggiti perché sono stati presi dal panico quando hanno saputo che la città di Bukavu era stata presa".

Una crisi umanitaria che preoccupa 

Per motivi precauzionali, per un breve lasso di tempo, è stato chiuso ieri un importante varco di frontiera tra Repubblica Democratica del Congo e Burundi al fine di arginare il flusso copioso dei rifugiati. Kinshasa e Gitega hanno da anni una buona cooperazione bilaterale e, a partire dal 2023, l’esercito del Burundi ha inviato circa 10.000 nell’est della Repubblica Democratica del Congo in sostegno alla lotta con gli oltre 100 gruppi armati che imperversano nel territorio. A Kinshasa, intanto, il presidente Felix Tshisekedi ha convocato una riunione sulla sicurezza per discutere dell'evoluzione delle operazioni militari nelle province del Nord e del Sud Kivu, nonché sul peggioramento della crisi umanitaria nell’est del Paese. 

 

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17 febbraio 2025, 14:11