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L'area del Libano meridionale al confine con Israele (foto archivio) L'area del Libano meridionale al confine con Israele (foto archivio)

Israele colpisce due siti di Hezbollah in Libano

L’esercito israeliano ha reso noto di aver colpito con un raid aereo due siti in Libano in cui Hezbollah stava immagazzinando armi, in violazione del cessate il fuoco raggiunto a novembre. Intanto continua a far discutere la proposta del presidente Trump sul futuro di Gaza

Roberta Barbi – Città del Vaticano

In un raid aereo nel sud del Libano, le forze di difesa israeliane hanno affermato di aver distrutto due depositi in cui Hezbollah stava stoccando armi, in aperta violazione al cessate il fuoco raggiunto con Israele nel novembre scorso. In una nota, l’esercito precisa che si è trattato di “attacchi mirati” per impedire al gruppo di riarmarsi.

La proposta di Trump per Gaza

Intanto, continua a tenere banco la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia di Gaza: il numero uno della Casa Bianca ha parlato di “sfollamento volontario” dei palestinesi verso altri Paesi della regione dove verrebbero “reinsediati in comunità molto più sicure e belle, con case nuove e moderne”. Secondo quanto affermato dal presidente il progetto sarebbe quello di affidare agli Usa la realizzazione nella Striscia di Gaza di un complesso residenziale “tra i più grandi e spettacolari sulla Terra”, il tutto senza l'impiego di truppe statunitensi sul terreno. "Un progetto - ha ammesso - che “richiederà molti anni per essere completato”.

La posizione di Israele e della comunità internazionale

Dagli Usa dove è ancora in viaggio, il premier israeliano Netanyahu, che ha incassato nel frattempo il sostegno incondizionato dal Senato americano e rassicurazioni sul divieto che l’Iran ottenga armi nucleari, l’ha definita “la prima idea originale degli ultimi anni” che vale la pena “ascoltare attentamente”. Il piano Trump, comunque, continua a sollevare le proteste della comunità internazionale che sostiene la soluzione a due Stati, oltre al no dei palestinesi e quello dei Paesi arabi che dovrebbero accoglierli.

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07 febbraio 2025, 07:47