ҽ

Mary’s Meals in Malawi, quando cibo e scuola diventano speranza

Viaggio attraverso le zone rurali del Paese africano, scoprendo il lavoro svolto dall’organizzazione nata in Gran Bretagna, oggi presente in tutto il mondo, al fianco di famiglie e bambini, nutrendo corpi e sogni per il futuro

Francesca Merlo – Città del Vaticano

In Paesi diversi, laddove le culture sono diverse, anche il denaro ha un significato diverso, e anche il cibo è percepito in modo diverso, così come le parole assumono un nuovo peso. Il mio “ho fame” è ben lontano dalla realtà che devono affrontare i cinque milioni di bambini che soffrono la crisi alimentare in Malawi. Quando si incontra un mondo così lontano dal proprio, la miglior cosa che si possa fare è accorciare le distanze, ascoltando le storie delle persone e comprendendo i loro bisogni.

Con umiltà, azioni concrete e un impatto che cambia la vita, l'associazione Mary's Meals offre un'ancora di salvezza alle comunità in difficoltà in tutto il mondo, comunicando con loro, conoscendo le loro esigenze e lavorando con loro per migliorarne la situazione. Quella che conducono è una battaglia contro la fame nel mondo, pur rimanendo lontano dai riflettori e concentrandosi su chi ha bisogno.

I volontari della comunità locale preparano il porridge per i bambini
I volontari della comunità locale preparano il porridge per i bambini

Numeri e slogan inondano il quotidiano, le persone sono sempre più “intorpidite” da dati e calcoli. Ma questa volta non si tratta di statistica. Ogni numero - da 1 a 5.000.000 - è un bambino, con un volto, una storia e un potenziale da raggiungere, ma senza cibo. Grazie a Mary's Meals, con il denaro che si spenderebbe per una serata tra amici, si può sfamare un bambino per un anno intero.

Il pasto di Amos

Amos è il primo bambino con cui ho parlato durante il mio viaggio in Malawi con Mary's Meals. Ha nove anni, è il più piccolo di cinque fratelli e vive da solo con il fratello maggiore. I loro genitori si sono trasferiti in Sudafrica in cerca di lavoro. La loro casa dista un'ora di cammino dal villaggio più vicino e ogni giorno di scuola, con la pioggia o il sole, Amos parte, quando le strade sono ancora buie. Nei fine settimana non mangia, l'unico pasto che riceve durante gli altri giorni è quello preparato dai volontari incaricati di cucinare e distribuire il porridge distribuito da Mary's Meals nella scuola del villaggio.

Amos è uno dei 1500 bambini che frequentano la scuola primaria di Dzunga. Alcuni di loro camminano ogni giorno per 2, 5, addirittura 10 km, per raggiungere la loro classe. Prima dell'attuazione del programma di porridge, oltre la metà di questi bambini rimaneva a casa, lontano dal cibo e dall'istruzione. Mentre Mary's Meals sfama 1,1 milioni di bambini in tutto il Malawi, altri 5 milioni soffrono la fame, la maggior parte dei quali non ha un posto dove poter andare a piedi per procurarsi il cibo.

Due ragazzini mangiano il loro porridge mattutino
Due ragazzini mangiano il loro porridge mattutino

A circa 400 metri dalla scuola primaria di Dzunga, mentre i bambini fanno la fila per il loro porridge, si forma una coda simile. Gli uomini del villaggio aspettano che un rappresentante del governo venga a vendere loro del mais. Mi dicono che stanno aspettando da giorni e che quando il rappresentante arriverà non ci sarà mai abbastanza per tutti. Da quando il ciclone Freddy ha devastato il Malawi, nel 2023, a cui è seguita una terribile siccità, la già profonda povertà è stata aggravata dalle emergenze, legate al clima, alla fame, e anche all’agricoltura, quest'anno le piogge sono arrivate tardi e il mais sul quale queste comunità possono contare è misero. Quella che è sempre stata la fonte di reddito e di cibo più affidabile per la popolazione, e cioè il grano, avrebbe dovuto essere raccolto in questi giorni, ma non è cresciuto abbastanza.

La casa di Tionge

Ci dirigiamo verso la casa di Tionge attraversando un campo di mais. È una volontaria della scuola primaria di Dzunga e madre di quattro bambini iscritti alla stessa scuola. Qualcuno ci suggerisce di andare in auto, ma lei insiste nel voler andare a piedi, perché “dovete vedere quanto è lontano”. La casa si trova su una collina che domina una splendida valle verde. In in contrasto con l'ambiente lussureggiante, la sua casa è desolata. Un paio di galline corrono all'interno in cerca di qualcosa da beccare, non trovano e se ne vanno rapidamente da dove sono venute. Non ci sono finestre. Tre bicchieri di plastica sono appesi al muro, alcuni utensili agricoli sono sparsi sul pavimento insieme a una bottiglia di plastica vuota e a una pentola. La domanda è ovvia. “Dove dormite?” Tionge indica il pavimento: è il pavimento di polvere a fare da letto per lei e i suoi figli, e se va bene nella stagione secca, nella stagione umida “la pioggia si infiltra ed è un po' meno comodo”.

Tionge fuori dalla sua casa con il mais sullo sfondo
Tionge fuori dalla sua casa con il mais sullo sfondo

Tionge fa lavori saltuari, quando può, per cercare di comprare cibo a sufficienza per la giornata, saltuariamente lavorando sulla terra di altre persone, e a volte la pagano dandole un secchio di mais. Suo figlio, Desire, si è avvicinato a noi, correndo assieme ad un amico. Ci racconta che il programma di porridge gli ha cambiato la vita, perché “prima mi sedevo in classe e non riuscivo nemmeno a scrivere perché tremavo tanto per la fame”. Ha 12 anni, è piccolo. Il suo amico fa eco alla storia di Desire e descrive il dolore allo stomaco che prova quando non mangia per giorni. Con Mary's Meals, né i bambini, né i genitori devono preoccuparsi di dove trovare il cibo. Grazie al programma di porridge, i genitori non devono affrontare l'“imbarazzo” di lavorare nei campi di qualcun altro anziché nei propri. Tuttavia, anche con questa piccola vittoria, in queste comunità rurali la crisi climatica ha aggravato una situazione già difficile e l'emergenza si estende a tutta l'Africa meridionale. Quando lasciamo la scuola elementare di Dzunga, i bambini ci corrono dietro, salutandoci. Alcuni gridano: “Thank you Mary’s Meals”, Grazie Mary's Meals. Sono ancora affamati e in difficoltà, ma stanno imparando, crescendo e sognando. “Voglio diventare insegnante”, dice Desire, mentre Mary vuole diventare direttrice di banca e Amos un medico.

Studenti durante la colazione
Studenti durante la colazione

Cibo, scuola, speranza

Uno stomaco pieno porta questi bambini ben oltre la semplice sopravvivenza. Dà loro l'energia per correre, giocare, assorbire conoscenze. Significa la possibilità di un futuro oltre la fame. Mary's Meals non si limita a nutrire i bambini, ma alimenta il loro potenziale, il loro futuro. Con soli 22 euro, Mary's Meals può cambiare la vita di un bambino e prendersi cura di lui per un anno intero. Non si tratta solo di dare soldi, ma di fornire cibo e istruzione. “Cibo + scuola = speranza”, dicono, e questo è stato testimoniato da tanti bambini e famiglie in Malawi e in tutto il mondo.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

31 gennaio 2025, 14:24