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Le manifestazioni notturne a Tbilisi Le manifestazioni notturne a Tbilisi

Georgia, proteste di massa pro-Ue nel Paese. La tensione resta alta

Da una settimana i dimostranti manifestano contro la decisione del governo di interrompere i negoziati per l'adesione all'Unione europea, che però l’esecutivo smentisce, dichiarando di rimanere impegnato “sull’integrazione”. I media georgiani citano il ministero degli Interni e parlano di oltre 300 arresti

Tornike Kakalashvili – Città del Vaticano

Non si stempera la tensione in Georgia dove è trascorsa la settima notte di protesta, con i manifestanti scesi in piazza per dimostrare contro l’intenzione del governo di sospendere i colloqui per l’adesione del Paese all’Unione europea.

Nessun negoziato sospeso

Nessuna sospensione di negoziato, la Georgia resta impegnata “sul percorso dell’integrazione europea”. A smentire le voci circa l’interruzione delle discussioni sull’adesione di Tbilisi all’Ue è la ministra degli Esteri georgiana Maka Bochorishvili al vertice ministeriale dell’Osce a Malta. Bochorishvili parla “delle solide fondamenta dell'irreversibilità del futuro europeo” del suo Paese e definisce sbagliate le affermazioni sulla sospensione dei negoziati, parlando di “speculazioni mirate a creare una crisi artificiale in Georgia”, che dalle elezioni dell’ottobre scorso sta vivendo forti contestazioni verso il partito al potere Sogno georgiano, sulla cui vittoria pesa la contestazione dei gruppi di opposizione e di molti osservatori internazionali per i quali il processo elettorale non è stato trasparente.

Oltre 300 arresti

Precedentemente era intervenuto il premier Irakli Kobakhidze per dire che le autorità della Georgia faranno tutto il necessario per "sradicare" ogni forma di opposizione "fascista liberale". Intanto emergono le accuse contro la polizia per atti di violenza a danno dei manifestanti, mentre sarebbero oltre 300 gli arrestati in questi giorni di protesta contro Sogno georgiano i cui membri accusano l’opposizione di aver orchestrato le violenze.

Le reazioni internazionali

Nel frattempo, i Paesi Bassi annunciano l’intenzione di chiedere all'Unione europea di sospendere gli accordi di esenzione dal visto con la Georgia, mentre dal Segretario di Stato Usa Anthony Blinken arriva la condanna degli Stati Uniti verso la repressione dei manifestanti in Georgia. Il presidente ucraino Zelensky decide le sanzioni contro il primo ministro georgiano, il miliardario Bidzina Ivanishvili, considerato il reale leader del Paese, e contro altri esponenti del governo georgiano.

La preoccupazione dell'Onu

Le Nazioni Unite guardano con preoccupazione agli sviluppi nel Paese. Il segretario generale Antonio Guterres “invita tutti gli attori ad astenersi da azioni che potrebbero portare a ulteriori violenze e a cercare di superare le differenze attraverso il dialogo”.

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05 dicembre 2024, 16:04