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Gianmarco Murroni - Città del Vaticano

La scalinata che porta al Campidoglio brilla colpita dagli ultimi raggi del sole al tramonto, mentre sulla piazza iniziano a riunirsi gruppi di cittadini che sventolano bandiere in favore della pace. Il messaggio è chiaro: Roma ripudia la guerra e lo comunica proiettando sulla facciata del Palazzo Senatorio la parola 鈥楻1pud1a鈥�, "con i numeri al posto delle lettere, non una scelta casuale鈥�, spiega Giuliano Battiston, editorial manager di Emergency, l'associazione che ieri sera a Roma ha organizzato una manifestazione contro i conflitti. "Dopo la Seconda Guerra Mondiale venne scelto questo termine all鈥檌nterno dell鈥檃rticolo 11 della Costituzione Italiana per dare un accento più energico al messaggio di condanna della guerra. Noi vogliamo recuperare questo valore fondante della nostra storia鈥�.

Il valore della pace

Un concetto espresso circa una settimana fa anche da Papa Francesco, che durante il post Angelus del 3 novembre scorso, alla presenza di alcuni rappresentanti di Emergency, aveva citato proprio l鈥檃rticolo 11 della Costituzione Italiana, su cui si basa la campagna organizzata dell鈥檃ssociazione umanitaria. 鈥淎nche la data, l鈥�11 novembre, non è scelta per caso - continua Battiston - oggi ricordiamo la centralità dell鈥檃rticolo costituzionale che ci dice una cosa molto chiara: l鈥橧talia ripudia la guerra. Per cui illuminiamo il Campidoglio e speriamo che da Roma questa campagna venga diffusa in tutto il Paese鈥�. Una ricerca di pace che parte da una situazione internazionale delicata, con molti territori colpiti da guerre e conflitti: 鈥淪iamo molto preoccupati: negli ultimi 9 anni la spesa globale per le armi è cresciuta. Chiediamo che quei soldi vadano distribuiti per la tutela dei diritti, per la salute, per l鈥檌struzione di qualità e per un vero bene comune鈥�, sottolinea.

La scritta proiettata sul Palazzo Senatorio in Campidoglio

La campagna

鈥淨uesta campagna nasce dai 30 anni di attività di Emergency, nel corso dei quali l鈥檕rganizzazione ha toccato con mano le conseguenze della guerra鈥�. A parlare è Michela Greco dell鈥橴fficio comunicazione di Emergency, che racconta l鈥檌mpegno dell鈥檃ssociazione umanitaria in vari parti del pianeta: 鈥淥ggi siamo presenti in tre territori dove ci sono conflitti attivi: il Sudan, l鈥橴craina e la Striscia di Gaza. L鈥檜nica verità comune a tutte le guerre sono le vittime. Oggi, dove le spese per gli armamenti aumentano e ci sono 56 conflitti attivi nel mondo, per noi è fondamentale ribadire il nostro 鈥楴o鈥� alla guerra鈥�. La campagna 鈥楻1pud1a鈥� è iniziata il week end del 3 novembre, quando in oltre 60 città i volontari di Emergency hanno gridato la loro voglia di pace: 鈥淪iamo stati sotto la Torre di Pisa, sotto la Mole Antonelliana a Torino, al Ponte di Rialto a Venezia, a Roma in Piazza San Pietro. Per comunicare che questa città ripudia la guerra, questa valle ripudia la guerra, questa piazza ripudia la guerra. Questa è una campagna che parte da Emergency, ma vuole diventare di tutti, per portarla in giro in Italia e nel Mondo鈥�, conclude Greco.