Il “futuro della speranza”, un dialogo interdisciplinare
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La Speranza è il tema del progetto triennale “The Future of Hope: an interdisciplinary dialogue”, promosso dal Centro di Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma, con il patrocinio della FUCE (Federazione Europea delle Università Cattoliche). L’obiettivo è quello di avviare un dialogo culturale e scientifico sulla Speranza nel mondo contemporaneo, attraverso indagini, confronti e scambi accademici internazionali. A coordinare il lavoro sono Renata Salvarani e Guido Traversa, docenti rispettivamente di Storia del Cristianesimo e di Filosofia all’Università Europea di Roma.
Dalla teologia all'AI
Quest’anno il convegno sarà a Bruxelles dal 19 al 21 novembre. Si confronteranno più di quaranta professori e ricercatori con approcci diversi, portando i risultati delle loro ricerche. Innovazione sociale, storia, teologia, medicina, ICT pianificazione del territorio, intelligenza artificiale sono i focus del dibattito intorno al grande tema della Speranza (inteso anche come visione, propensione, orientamento) che viene inquadrato nelle sue implicazioni concrete, all’interno dei contesti sociali, tecnici ed economici.
La presenza degli episcopati europei
I lavori della giornata di martedì 19 novembre si svolgeranno in collaborazione con COMECE, la Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea. Nella mattinata si terrà una presentazione del progetto. Nel pomeriggio è prevista una serie di dialoghi tra parlamentari europei e dirigenti delle istituzioni UE con i professori e i ricercatori impegnati nei gruppi di lavoro. Gli incontri, che si svolgeranno in forma di tavola rotonda, saranno condotti dai policy advisor della COMECE, sulla base di dati e documentazione raccolti nelle precedenti ricerche.
Nelle giornate di mercoledì 20 e giovedì 21 novembre si terrà un Convegno Internazionale di taglio accademico sul tema della Speranza e sulle sue implicazioni concrete nella società contemporanea. L’incontro sarà aperto dall’intervento di Padre Pedro Barrajón, Rettore dell’Università Europea di Roma, e il coinvolgimento di atenei dei diversi Paesi, insieme con enti di ricerca come il CNR, confrontando scienze umane e applicazioni tecnologiche.
Il domani, sfida per la scienza
Come evidenziato dalla prof.ssa Renata Salvarani, coordinatrice scientifica dell’attività: “Guardare al futuro, pensarsi in relazione con ciò che verrà, delineare la società del domani è una sfida che chiama in causa le diverse aree scientifiche. La tre giorni include anche un Forum tra ricercatori, parlamentari europei e policy makers, che si tiene presso la sede della COMECE, la Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea. I decisori politici sono destinatari e interlocutori primari del progetto: da un lato le Università mettono a loro disposizione i risultati delle ricerche in corso nei diversi campi e, dall’altro, ricevono input e richieste sulle questioni emergenti. Mantenere un dialogo istituzionale sul piano della conoscenza, condividere prospettive comuni di collaborazione è uno degli obiettivi dell’iniziativa”.
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