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Proteste di cittadini a Tel Aviv dopo il licenziamento di Gallant Proteste di cittadini a Tel Aviv dopo il licenziamento di Gallant

Israele, Netanyahu sostituisce Gallant, proteste in tutto il Paese

Il premier israeliano ha licenziato il ministro della Difesa, in carica dal 2022, che sarà ora sostituito dal ministro degli Esteri Israel Katze e la notizia ha causato proteste in tutto il Paese. Almeno 25 le vittime di un bombardamento nel nord della Striscia di Gaza, mentre sul fronte libanese si registra un attacco a sud di Beirut

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Divergenze di opinione che duravano da tempo: così il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha congedato il ministro della Difesa Yoav Gallant, mettendo al suo posto Israel Katz, già ministro degli Esteri, incarico che ora passerà  a Gideon Sa’ar, leader del partito di opposizione Nuova Speranza, da poco unitosi alla coalizione di governo. Entrambe le nomine dovranno ricevere l’approvazione dell’esecutivo e del Parlamento per diventare effettive, mentre l'Alta Corte di Giustizia ha ordinato al premier di rispondere entro domani a mezzogiorno sul licenziamento di Gallant, in seguito alla petizione presentata dal Movimento per la Qualità del Governo che definisce la decisione "una scommessa pericolosa per la sicurezza del Paese". Il principale motivo di dissidio tra i due riguarda l’opposizione di Gallant alla legge sull’esenzione militare per gli ultraortodossi, ma si estende alla gestione della guerra nella Striscia di Gaza, tanto che il premier aveva già tentato di rimuoverlo dal suo incarico nel marzo 2023. 

Proteste in tutto il Paese

La notizia ha causato un’ondata di protesta popolare, scontri tra manifestanti e polizia si sono verificati a Gerusalemme, sotto casa del premier, ma ci sono state manifestazioni pro Gallant anche a Tel Aviv e in altre città. Netanyahu, da parte sua, ha dichiarato di avere dalla sua parte, in questa decisione, la maggior parte del governo. “Gravi differenze sono emerse tra me e Gallant a proposito della gestione della campagna militare – ha detto il premier – accompagnate da dichiarazioni e azioni che hanno contraddetto sia il governo che le decisioni dell’Esecutivo. Ho compiuto sforzi per colmare queste divergenze che invece si sono allargate”. Una fiducia che nel tempo si è consumata, dunque, tra Netanyahu e Gallant. Il generale dell’esercito, in carica dal 2022 e dello stesso partito di Netanyahu, il Likud, ha commentato: “Per chi abbandona gli ostaggi non ci sarà espiazione”.

Vittime a Gaza, attacchi in Libano

Sul terreno, nel nord della Striscia di Gaza almeno 25 persone sono morte in un bombardamento su Beit Lahiya dove, secondo quanto riferiscono fonti mediche all’agenzia palestinese Wafa, sarebbe stata colpita una casa causando diverse vittime civili, tra cui 13 minori. Sul piano diplomatico, intanto, Hamas avrebbe respinto una proposta di cessate il fuoco a breve termine e un accordo per il rilascio degli ostaggi, stando al Dipartimento di Stato americano. Infine, sul fronte libanese, un attacco si è verificato anche a Jiyeh, a sud di Beirut, dove è stato colpito un appartamento nella zona costiera.   

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06 novembre 2024, 08:13