ҽ

La devastazione a Valencia La devastazione a Valencia  (AFP or licensors)

Alluvione in Spagna, 95 le vittime ufficiali e molti dispersi. Oltre 100 mila sfollati

È ancora emergenza dopo l'alluvione senza precedente che ieri ha devastato la zona di Valencia, dove si registra il maggior numero di vittime e dispersi. Tutta la comunità internazionale esprime cordoglio per quanto accaduto. Il presidente della Conferenza episcopale spagnola esprime il suo dolore mentre re Felipe VI avverte che l'allarme meteorologico "non è ancora finito"

Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano

È un bilancio destinato ad aumentare quello delle vittime a causa delle violente piogge che nelle ultime 36 ore hanno flagellato la Spagna.  Sono 92 i morti nella comunità valenciana, 2 in Castilla La Mancha e un'altra in Andalusia, per un totale di 95 persone. Il presidente della regione di Valencia, Carlos Manzo'n, ha dichiarato che i servizi di emergenza hanno effettuato "200 operazioni di soccorso terrestre e 70 aeree" con elicotteri durante tutta la giornata di ieri. Ancora incerta rimane invece la conta dei dispersi, circa un migliaio di soldati sono dispiegati sul posto, assieme a vigili del fuoco, polizia e soccorritori per localizzare possibili sopravvissuti e per sgombrare le zone colpite dal disastro. Attualmente sono 120mila gli sfollati.

La conta dei danni 

Dana, questo il nome del fenomeno metereologico che sta martoriando la Spagna, ha causato ingenti danni agli edifici ed alle infrastrutture del Paese. È stato attualmente interrotto il servizio di alta velocità che collega Madrid con Valencia. Il ministero dei Trasporti esclude che la circolazione sulla tratta possa riprendere in settimana. L'episodio meteorologico che ha causato le terribili inondazioni che hanno causato quasi un centinaio di morti nella regione di Valencia "non è ancora finito". Così re Filippo VI in un discorso pronunciato durante una cerimonia a Madrid. Il sovrano spagnolo ha anche sottolineato che "in alcuni casi ci sono sempre previsioni di rischio". Il premier spagnolo Pedro Sanchez, che in giornata si recherà sui luoghi alluvionati, invita i cittadini a non abbassare la guardia.

Massima allerta su Barcellona

La Catalogna ha attivato l'allerta rossa per il rischio di un "temporale estremo" a Barcellona nelle prossime ore. Lo rende noto la stampa locale. Secondo il servizio metereologico in tutta l'area potrebbero verificarsi grandi accumuli di pioggia, episodi di grandine di oltre due centimetri di diametro, raffiche di vento superiori a 25 chilometri orari e trombe d'aria.

Le polemiche 

In base a quanto riportato dai servizi metereologici, nella notte tra martedì e mercoledì, sono caduti più di 300 litri d'acqua per metro quadrato in diverse aree della regione valenciana. Si tratterebbe dunque dell'equivalente di "un anno di precipitazioni". La stampa spagnola ha definito quanto accaduto come "l'alluvione del secolo" e si comincia a mettere in dubbio la velocità di reazione delle autorità: il messaggio di allerta della Protezione civile ai residenti è infatti stato inviato martedì dopo le 20. Nella regione valenciana e in generale sulla costa mediterranea spagnola si verifica regolarmente, in autunno, il fenomeno noto come "gota fria" ("goccia fredda"), o Dana, una depressione isolata in alta quota che provoca piogge improvvise e violentissime, a volte per diversi giorni. Si discute quindi sulle possibili falle nel sistema di allerta alla popolazione, che nonostante le previsioni meteo è scattato dopo molte ore di piogge intense, quando molte persone erano già alle prese con case allagate, frane e strade invase dal fango.

Il cordoglio della Conferenza Episcopale spagnola

Il presidente della Conferenza episcopale spagnola, monsignor Luis Arguello, in una lettera all’arcivescovo di Valencia, monsignor Enrique Benavent, ha espresso cordoglio e vicinanza per le sofferenze della popolazione. A nome di tutti i vescovi ha quindi inviato “le sentite condoglianze per le perdite umane, così come la nostra vicinanza e la nostra preghiera per tutti coloro che soffrono danni materiali o fisici causati da questo tipo di situazioni catastrofiche”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

31 ottobre 2024, 09:06