Lutto nazionale in Israele, parenti delle vittime di Hamas interrompono Netanyahu
Antonella Palermo - Città del Vaticano
Medio Oriente sempre più infiammato. Le autorità israeliane affermano che decine di persone sono rimaste ferite dopo che un camion, o forse un autobus, si è schiantato contro una fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv. Nella seconda giornata di lutto nazionale per le vittime dei massacri guidati da Hamas il 7 ottobre dell'anno scorso - si tiene il 25.mo giorno del mese ebraico di Tishrei, tre giorni dopo la festa annuale di Simhat Torah, che è quando l'attacco di Hamas ha avuto luogo - i parenti delle vittime hanno interrotto il discorso del premier israeliano Netanyahu che è rimasto immobile davanti a un leggio durante la cerimonia a Gerusalemme mentre i membri del pubblico tra la folla urlavano. Intanto, sul piano delle relazioni internazionali, la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che l'attacco di Israele alla Repubblica islamica "non dovrebbe essere né esagerato né minimizzato".
Israele colpisce oltre 120 obiettivi terroristi in Libano
L'Aeronautica israeliana ha eliminato circa 70 membri del partito sciita filo-iraniano Hezbollah e ha colpito oltre 120 obiettivi del gruppo libanese nelle ultime 24 ore. Lo hanno annunciato le Forze di difesa di Israele (Idf) attraverso una nota su Telegram, riferisce l'agenzia Nova. Nel frattempo le Idf stanno proseguendo le operazioni nella Striscia di Gaza e hanno affermato di aver ucciso circa 40 miliziani palestinesi, di aver "smantellato infrastrutture terroristiche e localizzato grandi quantita' di equipaggiamento militare", a Jabalia, nel nord, nelle ultime 24 ore. Intanto, quattro militari di Israele sono stati uccisi durante i combattimenti con Hezbollah nel sud del Libano. Lo hanno annunciato le stesse Idf sul loro sito.
Sugli attacchi israeliani in Iran, l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamyn Netanyahu afferma che "Israele ha scelto gli obiettivi in ??anticipo, basandosi sui suoi interessi nazionali e non in base alle direttive americane". Le dichiarazioni sono a commento delle indiscrezioni di stampa secondo cui Israele aveva inizialmente pianificato di colpire gli impianti petroliferi e di gas naturale dell'Iran, ma ha cambiato idea concentrandosi esclusivamente sulle strutture militari iraniane, dopo le pressioni degli Stati Uniti.
L'Iran: attacchi israeliani, violazione diritto internazionale
Proprio le conseguenze degli attacchi di rappresaglia di Israele all'Iran costituiranno la questione cruciale che sarà affrontata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite domani 28 ottobre. L'Iran ha richiesto la riunione sostenendo che Israele ha violato il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite con i suoi attacchi di ieri mattina. In una lettera al Consiglio di sicurezza, la missione permanente dell'Iran ha affermato che le azioni di Israele "costituiscono una grave violazione della sovranità e dell'integrità territoriale" dell'Iran. L'ambasciatore di Israele all'Onu Danny Danon ha definito "ridicole" tali affermazioni. "Teheran si riserva il diritto di rispondere legalmente e legittimamente all'aggressione israeliana", avverte ancora il ministro degli esteri iraniano. "Alla luce delle conseguenze dell'aggressione continua e sistematica del regime israeliano, l'Iran esorta l'ONU ad assumere una posizione ferma e a condannare il regime in modo forte e inequivocabile, dimostrando alla comunità internazionale che tali gravi violazioni non rimarranno senza risposta".
Onu: l'intera popolazione a nord di Gaza rischia di morire
"L'intera popolazione di Gaza rischia di morire in un genocidio che è stato annunciato ed eseguito sotto la nostra sorveglianza". Così la relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi occupati in un post su X. Albanese ha risposto a una precedente dichiarazione del capo umanitario delle Nazioni Unite, Joyce Msuya, che ha avvertito che l'intera popolazione della Striscia di Gaza settentrionale rischia di morire sotto l'assedio di Israele.
aggiornamento alle 14.40
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