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2024.08.28 Salute mentale

Giornata Salute Mentale, un adolescente su sette soffre di disturbi

Per la Giornata del 2024 l’Oms punta i riflettori sugli ambienti di lavoro, è dall’Unicef però che arriva l'allarme sui ragazzi, vittime di ansia e depressione. Il neuropsichiatra Stefano Vicari: sono aumentate le richieste di consulenza per i più giovani, i genitori siano attenti ai segnali di cambiamento degli stili di vita dei figli

Marco Guerra – Città del Vaticano  

La salute mentale nei luoghi di lavoro: è questo il tema scelto per dall’Organizzazione mondiale per la sanità per la Giornata mondiale della salute mentale 2024 che ha come motto "It's time to prioritize mental health in the workplace - Priorità alla salute mentale sul lavoro”.

Aumenta ansia e stress da lavoro

Istituita nel 1992, la Giornata ha l’obiettivo di sensibilizzare governi, datori di lavoro, organizzazioni che rappresentano i lavoratori, a impegnarsi per creare ambienti sani, dove sia tutelato e promosso il benessere psicologico. Un fronte su cui c’è ancora molto da lavorare, come rileva una ricerca dell’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU – OSHA), secondo cui la percentuale di lavoratori che riferiscono di dover affrontare fattori di rischio in grado di incidere negativamente sulla loro salute mentale è pari a quasi il 45 %. L'indagine OSH Pulse condotta dall'EU – OSHA nel 2022 mostra inoltre che il 27% dei lavoratori è affetto da stress, ansia o depressione causati o peggiorati dal lavoro.

Suicidio seconda causa di morte tra i giovani

In occasione di questa Giornata mondiale l’allarme arriva anche dall’Unicef che ricorda che nel mondo 1 adolescente su 7 soffre di disturbi mentali e che circa la metà (48%) di tutti i problemi di salute mentale a livello globale si manifesta entro i 18 anni, tuttavia molti casi non sono individuati e restano non trattati. Secondo un recente rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia dal titolo “Child and adolescent mental health - The State of Children in the European Union 2024”, circa 11,2 milioni di bambini e giovani entro i 19 anni (5,9 milioni di maschi e 5,3 milioni di femmine) nell’Unione europea soffrono di un problema di salute mentale, quindi il 13% della popolazione giovanile dell'Ue. Tra le persone di età compresa tra i 15 e i 19 anni, circa l'8% soffre di ansia e il 4% di depressione. E il suicidio resta la seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali, tra i giovani fra i 15 e i 19 anni sempre nell’Unione europea. Nel 2020, circa 931 giovani sono morti per suicidio nell'Ue, equivalenti alla perdita di circa 18 vite a settimana, di queste circa il 70% sono maschi. 

Vicari del Bambino Gesù: triplicati gli accessi per disturbi mentali

Un preoccupante aumento dei disturbi mentali tra adolescenti e bambini è stato registrato da almeno un decennio a questa parte in molti ospedali italiani, come conferma ai media vaticani il professor Stefano Vicari, direttore dell’Unità di neuropsichiatria dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. “Dal 2012 - precisa - registriamo un incremento delle consulenze in pronto soccorso per motivi psichiatrici, ovvero di ragazzi portati in ambulanza per gravi motivi comportamentali; prima del 2012 facevamo una media di meno di una consulenza al giorno; nel 2019 arrivavamo a tre, adesso, dopo la pandemia, ne facciamo almeno cinque”. Vicari segnala anche un aumento degli atti di autolesionismo.

Ascolta l'intervista al prof. Vicari

Prestare attenzione ai segnali

Il direttore di neuropsichiatria del Bambino Gesù esorta i genitori a prestare attenzione a tutti i segnali lanciati dal ragazzo per cogliere l’insorgere di disagi. “State attenti ai cambiamenti – spiega l’esperto – ragazzi che andavano bene e scuola, avevano molti amici e praticavano sport posso chiudersi improvvisamente in casa, peggiorare il rendimento scolastico e mangiare in maniera disordinata”. Vicari collega questi trend anche alla diffusione della dipendenza da dispositivi telefonici e dai social network, c’è infatti un accesso esasperato e continuo sui profili social, gli adolescenti, secondo alcune ricerche passano anche sei o sette ore al giorno al cellulare. In questa cornice è quindi fondamentale suscitare interessi e rapporti sociali che possano strutturare la personalità, fondamental è il ruolo della scuola che deve essere luogo di incontro e non solo di competizione.

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10 ottobre 2024, 13:08