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La presidente della Commissione Ue Von der Leyen La presidente della Commissione Ue Von der Leyen  (AFP or licensors)

Commissione Ue, presentata la squadra di Von der Leyen

Il 40% sono donne. La presidente: "I commissari non rappresentano l'Europa e la nostra causa comune". Per il politologo della Lumsa Lo Presti, "le istituzioni europee non sono più un accessorio della nostra vita politica"

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

Sei vicepresidenti esecutivi: quattro donne, due uomini. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen annuncia la squadra di governo dell’Unione Europea. “Tutti hanno un obiettivo comune: rendere l'Europa più forte", dice la stessa von der Leyen, presentando la  squadra in conferenza stampa, dopo averla illustrata nella conferenza dei presidenti dei gruppi politici.

Le sei vicepresidenze della Commissione Ue

La spagnola Teresa Ribera, responsabile di una transizione "giusta, pulita e competitiva", avrà anche la delega alla Concorrenza. Il francese Stéphane Séjourné sarà "il vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la Strategia industriale. Sarà inoltre responsabile del portafoglio dell'industria, delle Pmi edel mercato unico. Guiderà il lavoro per creare le condizioni affinché le nostre aziende possano prosperare: dagli investimenti e l'innovazione alla stabilità economica, al commercio e alla sicurezza economica". L'estone Kaja Kallas sarà Alta Rappresentante per politica estera. La rumena Roxana Minzatu sarà vicepresidente esecutiva per Persone, Competenze e Preparazione. L'italiano Raffaele Fitto sarà vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme. La finlandese Henna Virkkunen sarà vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, Sicurezza e Democrazia.

Von der Leyen: i commissari rappresentano tutta l'Europa

Von der Leyen ha annunciato che la nuova Commissione europea  sarà composta da undici donne, pari al 40% dell'intera squadra. Le proposte iniziali dei Paesi membri prevedevano una quota di donne pari al 22%. "Era del tutto inaccettabile", ha sottolineato von der Leyen, riconoscendo che, nonostante i progressi, c'è "ancora molto lavoro da fare". E ancora: "I commissari non rappresentano il Paese, rappresentano l'Europa e la nostra causa comune. Per questo, indipendentemente dal Paese da dove provieni puoi avere un ruolo importante. Altrimenti non sarebbe l'approccio giusto per una politica comune europea".  

Lo Presti (Lumsa): l'Europa è il nostro futuro

Per il professor Alberto Lo Presti, professore associato di Storia delle dottrine politiche all’università Lumsa, “le istituzioni europee non sono più un accessorio della nostra vita politica che sta oltre i confini nazionali con i quali ogni tanto dobbiamo prendercela. È il destino dei cittadini, dei governi. Per cui io credo che nel metodo si sia confermato uno scenario in cui l'Europa è l'unico disegno l'unico perimetro nel quale possiamo sfuggire all'irrilevanza globale. E in questo senso l'equilibrio che è stato raggiunto dalla nuova commissione presentata da Ursula von Leyen, rappresenta il punto di capacità dell'Europa di proporre una commissione in grado di attuare importanti riforme”. Lo Presti afferma che fondamentale sarà attuare l’agenda Draghi perché “la risonanza che ha avuto è stato così ampia, vasta in tutte le parti d'Europa e del mondo, che non si potrà nascondere in un cassetto”.

Ascolta il professor Alberto Lo Presti

I commissari europei

I nomi dei ventisei commissari che affiancheranno Ursula von der Leyen.Teresa Ribera (Prima vicepresidente esecutiva con delega Transizione pulita, giusta e competitiva; Spagna); Henna Virkkunen (vicepresidente esecutiva con delega a Sovranita' digitale, sicurezza e democrazia; Finlandia); Stephane Sejourne' (vicepresidente esecutivo con delega a Prosperita' e strategia industriale; Francia); Kaja Kallas (vicepresidente esecutiva e Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza; Estonia); Roxana Minzatu (vicepresidente esecutiva con delega a Persone, competenze e preparazione; Romania); Raffaele Fitto (vicepresidente esecutivo con delega a Coesione e riforme; Italia); Maros Sefcovic (Commercio e sicurezza economica, relazioni interistituzionali e trasparenza; Slovacchia); Valdis Dombrovskis (Economia e produttivita', implementazione e semplificazione; Lettonia); Dubravka Suica (Mediterraneo; Croazia); Oliver Varhelyi (Salute e benessere animale; Ungheria); Wopke Hoekstra (Clima, emissioni zero e crescita pulita; Olanda); Andrius Kubilius (Difesa e spazio; Lituania); Marta Kos (Allargamento; Slovenia); Jozef Sikela (Cooperazioni internazionali; Repubblica Ceca); Costas Kadis (Pesca e oceani; Cipro); Maria Luis Albuquerque (Servizi finanziari e i risparmi e gli investimenti dell'Unione; Portogallo); Hadja Lahbib (Preparazione e gestione delle crisi, uguaglianza; Belgio); Magnus Brunner (Affari interni e migrazione; Austria); Jessika Roswall (Ambiente, accesso all'acqua ed economia circolare competitiva; Svezia); Piotr Serafin (Bilancio, antifrode e pubblica amministrazione; Polonia); Dan Jorgensen (Energia e politiche abitative; Danimarca); Ekaterina Zaharieva (Startup, ricerca e innovazione; Bulgaria); Michael McGrath (Democrazia, giustizia e stato di diritto; Irlanda); Apostolos Tzitzikostas (Trasporto sostenibile e turismo; Grecia); Christophe Hansen (Agricoltura e cibo; Lussemburgo); Glenn Micallef (Equita' intergenerazionale, giovani, cultura e sport; Malta).

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17 settembre 2024, 12:32