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L'auto a bordo della quale viaggiavano i tre figli del leader di Hamas uccisi in un raid L'auto a bordo della quale viaggiavano i tre figli del leader di Hamas uccisi in un raid

Medio Oriente, uccisi in raid tre figli di un leader di Hamas

Tre dei figli di Ismail Haniyeh, leader supremo di Hamas in esilio in Qatar, sono rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza, un episodio che tuttavia non influirà sulle trattative in corso al Cairo, secondo quanto riferito proprio da Hamas. Sarebbe imminente, secondo alcune fonti, un attacco dell’Iran contro Israele il quale, fa sapere, che è pronto a rispondere colpendo direttamente Teheran

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Stavano andando a casa di parenti per festeggiare la fine del Ramadan, i tre figli del leader supremo di Hamas Ismail Haniyeh, in esilio in Qatar, rimasti uccisi in un raid israeliano mentre viaggiavano a bordo di un’auto nei pressi del campo profughi di Shati, a Gaza City. Lo ha confermato Israele precisando che erano tutti “operativi di Hamas”, ma nell’attacco, secondo alcune fonti non confermate, sarebbero morte in tutto sei persone.

Il fallimento dei negoziati

Quanto avvenuto a Gaza City non cambierà il corso delle trattative indirette al Cairo, fa sapere Hamas; ma a ostacolare le trattative sono piuttosto la richiesta del cessate il fuoco che il gruppo islamico vorrebbe permanente, ma soprattutto l’ammissione di Hamas stesso di non essere in grado di rintracciare i 40 ostaggi da rilasciare, necessari alla realizzazione della prima fase dell’accordo. Incomberebbe, inoltre, sulla Striscia di Gaza l’invasione di terra attraverso Rafah che Israele starebbe preparando da tempo.

La minaccia di Teheran

Si fa più concreta, intanto, la minaccia di un attacco iraniano in Israele che potrebbe avvenire con missili ad alta precisione e contro target militari o governativi, secondo l’agenzia Bloomberg. "Se accadrà attaccheremo direttamente Teheran", è la replica del ministro degli Esteri israeliano Katz. L’attacco iraniano sarebbe una reazione al raid aereo israeliano del primo aprile scorso sul consolato iraniano a Damasco in cui sono rimasti uccisi sette membri delle Guardie rivoluzionarie israeliane. Il contingente Unifil dell’Onu in Libano, inoltre, ha ammonito che il rischio di escalation con Israele è reale.

La posizione degli Stati Uniti  

Sulle minacce dell’Iran a Israele, quest’ultimo incassa la solidarietà del presidente degli Usa Biden che promette, in caso questa eventualità si verifichi, di restare accanto all’alleato. Contemporaneamente, Biden, in una conferenza alla Casa Bianca ha chiesto, però, di far arrivare più aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza: gli attuali aiuti non sono, infatti, sufficienti per tutti ed è necessario riaprire la via di terra per la consegna degli stessi.   

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11 aprile 2024, 09:49