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Scontri tra Israele e Hamas a Gaza Scontri tra Israele e Hamas a Gaza  (AFP or licensors)

Gaza, preoccupazione per l'offensiva di Israele su Rafah

Cresce l’apprensione dei leader internazionali per l’imminente attacco dell’esercito di Netanyahu sulla città a sud della Striscia di Gaza. Intanto, un bombardamento ha colpito una casa nella regione di Deir al Balah

Gianmarco Murroni - Città del Vaticano

Una pioggia di bombe ha colpito un edificio nella regione di Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza, dove è collocato il campo profughi di Nuseirat. Secondo quanto ha riferito la stampa palestinese, 3 persone sono rimaste uccise nell’attacco. Nelle ore precedenti, altri cinque civili sono morti in un raid contro un'abitazione nel quartiere di al-Sabra, nel sud della città di Gaza. Il Ministero della Sanità, gestito da Hamas, ha fatto sapere che il numero delle vittime dal 7 ottobre nell’enclave palestinese ammonta a 29.092 morti e 68.883 feriti.

Offensiva su Rafah

Intanto, cresce la preoccupazione internazionale sulla potenziale offensiva israeliana a Rafah, soprattutto dopo la minaccia di Israele: l'operazione militare andrà avanti come previsto a meno che non saranno rilasciati gli ostaggi israeliani che ancora sono nella Striscia di Gaza entro l'inizio del Ramadan. Lo ha dichiarato il ministro del gabinetto di guerra di Israele, Benny Gantz, indicando, per la prima volta, una tempistica di un'operazione nella città del sud della Striscia di Gaza. “Sul fronte umanitario la situazione è catastrofica”, ha affermato il governo tedesco, aggiungendo che “bisogna garantire che i numerosi rifugiati presenti nella zona possano essere trasferiti in un luogo sicuro”. A esprimersi al riguardo anche il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian, che ha esortato le Nazioni Unite ad agire rapidamente per impedire un attacco a Rafah. In una lettera indirizzata al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, Amir-Abdollahian ha messo in guardia da "un nuovo genocidio contro i palestinesi a Rafah, se Israele dovesse portare avanti i piani di attacco”.

Richiesta di cessate il fuoco

Gli Stati Uniti hanno proposto una risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e che Israele non proceda con l'offensiva pianificata su Rafah. Lo riporta il Guardian: è la prima volta che gli Usa sostengono esplicitamente un cessate il fuoco nel conflitto Israele-Hamas. Secondo il testo visionato dal Guardian, il progetto di risoluzione statunitense afferma che il Consiglio di Sicurezza "stabilisce che, nelle circostanze attuali, una grande offensiva di terra su Rafah comporterebbe ulteriori danni ai civili e il loro sfollamento potenzialmente nei Paesi vicini, il che avrebbe gravi conseguenze e implicazioni per la pace e la sicurezza regionale”.

Tensione con il Brasile

In Brasile, invece, il Ministero degli Esteri ha richiamato il proprio ambasciatore in Israele, Fred Meyer, per consultazioni. La disposizione avviene all'indomani della decisione di Israele di dichiarare il presidente brasiliano Lula da Silva “persona non grata” per aver accusato lo Stato ebraico di aver compiuto un genocidio a Gaza, paragonando le azioni delle forze armate israeliane in Palestina alla Shoah.

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20 febbraio 2024, 08:18