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Una donna palestinese cammina tra le macerie di Gaza (Reuters) Una donna palestinese cammina tra le macerie di Gaza (Reuters)

Negoziati per estendere la tregua tra Israele e Hamas

Ultimo giorno di cessate il fuoco e ultime ore per il rilascio di prigionieri e ostaggi, ma le diplomazie sono a lavoro per un prolungamento di almeno 24 ore. Intanto entrati 200 camion dall'Egitto a Gaza per portare aiuti umanitari

Andrea De Angelis - Città del Vaticano 

Un funzionario di Doha ha affermato che i mediatori del Qatar stanno lavorando con Israele e Hamas per risolvere i problemi sulla lista degli ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi, lunedì 27 novembre, ed evitare ritardi nel rilascio dopo che le parti hanno sollevato dubbi sulle liste degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati in giornata. Lo riporta Haaretz. Uno dei punti di controversia tra Israele e Hamas per la lista di ostaggi e prigionieri riguarderebbe sei detenute palestinesi, arrestate dalle forze israeliane prima del 7 ottobre.

Un possibile prolungamento della tregua 

L'Egitto e il Qatar stanno mediando colloqui per estendere la tregua tra Israele e Hamas e ampliare l'elenco degli ostaggi includendo gli uomini anziani che potrebbero essere rilasciati insieme a donne e bambini. Lo scrive il Wall Street Journal riferendo che Hamas ha rifiutato di prendere in considerazione il rilascio di uomini israeliani non anziani, anche se molti sono civili. La radio dell'esercito israeliano riferisce intanto che il governo sta aspettando la risposta di Hamas sul possibile prolungamento della tregua per un ulteriore giorno in cambio del rilascio di dieci ostaggi, come riporta Al Jazeera.

Le parole di Borrell

La tregua fra Israele e Hamas "è un primo passo importante" e "deve essere prolungata" per "renderla sostenibile e duratura mentre si lavora per una soluzione politica", ha detto invece l'Alto rappresentante dell'UE, Josep Borrell, aprendo la riunione dell'Unione per il Mediterraneo a Barcellona. Borrell ha inoltre detto che "non ci sarà pace né sicurezza per Israele senza uno Stato palestinese". Sempre Borrell, in un post su X, ha poi criticato fortemente Israele, dicendosi "sconvolto nell'apprendere che nel mezzo di una guerra, il governo israeliano è pronto a stanziare nuovi fondi per costruire altri insediamenti illegali. Questa non è legittima difesa e non renderà Israele più sicuro. Gli insediamenti rappresentano una grave violazione del diritto internazionale umanitario e rappresentano il più grande problema di sicurezza di Israele".

Il fronte siriano

Intanto raid aerei israeliani sono tornati a colpire stamani l'aeroporto internazionale di Damasco, in Siria, come riferisce l'Osservatorio nazionale per i Diritti umani in Siria, secondo il quale si tratta del secondo attacco aereo attribuito a Israele nell'arco di poche ore contro lo scalo aereo, tornato di nuovo fuori uso. Dal 7 ottobre, Israele ha condotto decine di attacchi aerei contro infrastrutture e depositi di armi degli Hezbollah e di altre milizie locali filo-iraniane.

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27 novembre 2023, 12:03