Israele verso un’offensiva totale a Gaza, il Pam chiede vie sicure per i beni essenziali
Pope
Contro la Striscia di Gaza Israele si sta “muovendo verso un'offensiva totale": è quanto ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant che ha spiegato di avere allentato tutte le restrizioni. “Abbiamo il controllo dell'area” ha affermato, aggiungendo che verrà “cambiata la realtà” della Striscia di Gaza, dove si vedrà “il prezzo che sarà pagato” per i crimini commessi da Hamas contro la popolazione israeliana. ''Hamas voleva un cambiamento a Gaza'' e questa ''cambierà di 180 gradi rispetto a quanto pensava'', ha proseguito il ministro. “Gaza non tornerà mai più quella di prima” perché '”chiunque venga a decapitare, uccidere donne, sopravvissuti all'Olocausto, lo elimineremo con tutte le nostre forze e senza compromessi”, ha concluso Gallant.
Cresce il bilancio delle vittime
È salito a 830 il numero dei morti a Gaza per i raid israeliani in risposta agli attacchi terroristici di Hamas di sabato scorso. Oltre quattromila invece i feriti secondo il ministero della Sanità della striscia. Più di mille è il numero delle vittime dei jihadisti nella loro incursione in Israele. Tra questi, riferisce la tv israeliana I24, quaranta bambini e neonati brutalmente assassinati nel kibbutz di Kfar Azza. “Intere famiglie sono state fucilate nei loro letti”, riferisce la stessa fonte.
Il Pam pronto a inviare aiuti a Gaza
Intanto razzi di Hamas sono stati lanciati verso le città israeliane, compresa Ashdod, a sud, mentre 15 sono stati i missili lanciati dal territorio libanese verso sud. Duecento mila gli sfollati secondo l’Onu, che attraverso il Programma alimentare mondiale chiede un accesso sicuro per garantire l’invio di beni essenziali agli abitanti di Gaza.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui