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Cinque gli operai vittime dell'incidente ferroviario avvenuto questa notte nel Torinese Cinque gli operai vittime dell'incidente ferroviario avvenuto questa notte nel Torinese   (ANSA)

Tragico incidente ferroviario nel Torinese, muoiono cinque operai al lavoro sui binari

Le vittime sono state investite da un treno che procedeva ad almeno 100 km orari. Unanime il cordoglio del mondo politico, sindacale ed ecclesiale. Ancora da accertare la dinamica dell'incidente, mentre la Procura di Ivrea apre un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. L'arcivescovo Repole: la Chiesa torinese soffre con le famiglie delle vittime. Zuppi: non assistere rassegnati a queste tragedie che si ripetono

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Cinque operai addetti alla manutenzione ferroviaria sono rimasti uccisi intorno alla mezzanotte di oggi, 31 agosto, in un incidente all'altezza della stazione di Brandizzo sulla linea Torino-Milano, nei pressi di Chivasso, nel Torinese. Gli operai, il più giovane dei quali aveva solo 22 anni, stavano lavorando sui binari e sono stati investiti da un treno passeggeri vuoto, fuori servizio e in fase di spostamento, che procedeva da Alessandria in direzione del capoluogo piemontese. Altri due operai, impegnati a poca distanza, sono riusciti ad evitare l’investimento. Pare che la velocità del treno fosse elevata, forse di circa 160 km orari o comunque oltre i 100 km. orari. La dinamica dell'incidente è ora al vaglio delle autorità competenti e di Rete Ferroviaria Italiana, che in una nota porge il proprio cordoglio ai familiari degli operai deceduti, mentre la Procura di Ivrea ha aperto stamattina un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo.

Mattarella: un oltraggio ai valori della convivenza

Ultimato il recupero dei corpi delle vittime, tutte identificate,  sono a disposizione degli inquirenti presso la camera mortuaria dell'ospedale di Chivasso. Numerosi i messaggi di cordoglio indirizzati in queste ore alle famiglie delle vittime.  "L'incidente sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza", ha detto il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella aprendo il suo intervento a un convegno in Piemonte, cominciato con un minuto di silenzio per rendere omaggio ai cinque operai. 

Meloni: l'impegno a fare luce quanto prima sull'accaduto

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, scrive di aver appreso la tragica notizia “con dolore e tristezza” e alle famiglie esprime “profondo cordoglio” e “sinceri sentimenti di vicinanza”. “Sono in contatto con il presidente della Regione Piemonte Cirio - prosegue - per seguire tutti gli aggiornamenti del caso, con l'auspicio di fare quanto prima piena luce sull'accaduto".

Il dolore delle comunità locali

"Purtroppo è l'ennesima tragedia sul lavoro che colpisce il nostro territorio. Cinque ragazzi hanno perso la vita in maniera inspiegabile", afferma il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che in mattinata si è recato sul luogo dell'incidente. "Auspichiamo - ha aggiunto - che venga fatta chiarezza al più presto, è un dovere nei confronti delle famiglie".  "Il nostro pensiero oggi va alle famiglie dei ragazzi coinvolti - ha affermato da parte sua il sindaco di Brandizzo Paolo Bodoni - questa è una tragedia per tutta la nostra comunità". 

I sindacati di categoria: la sicurezza, una priorità

Vicinanza e sostegno “di fronte a una vera e propria strage sul lavoro che ci lascia sgomenti” sono stati espressi unitariamente da diverse sigle sindacali: Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal. Si tratta, denunciano, dell'”ennesima, inaccettabile, tragedia sul lavoro”. Chiedono quindi che Ansfisa, l'agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali e Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) verifichino, “se le procedure che disciplinano l'intervento di soggetti esterni sulla rete ferroviaria e gli attuali standard di sicurezza possono ancora essere migliorati”, perché “quanto si è verificato a Brandizzo non avvenga mai più". Ribadiscono infine che la sicurezza sul lavoro “deve essere una priorità nella pianificazione e nella organizzazione delle attività di manutenzione e non solo” e annunciano in segno di lutto verrà proclamata l'astensione nazionale dal lavoro di tutti i gli addetti alla manutenzione della Rfi.

L'arcivescovo di Torino: soffriamo con le famiglie degli operai

Molte le reazioni di solidarietà e di vicinanza alle famiglie dei cinque operai deceduti questa notte, da parte del mondo ecclesiale. Profondamente turbato per l’incidente accaduto a Brandizzo si dichiara l’arcivescovo di Torino, monsignor Roberto Repole, ricordando che la dignità dell'essere umano viene prima di ogni necessità economica. “Prego per i famigliari delle vittime, vorrei che sapessero che il vescovo e la Chiesa torinese sono con loro, soffrono con loro in queste ore così dure. Per questo auspico che la politica e le imprese reagiscano con forza e pongano le condizioni perché non si ripetano tragedie di questo tipo".

Renna (Cei): “Necessario un cambio di rotta”

“L'Italia non passi indifferente davanti a questi fratelli morti tragicamente", auspica  monsignor Luigi Renna, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei. L'arcivescovo sottolinea che il contesto ferroviario, in particolare, dovrebbe essere quello su cui si riversa più attenzione in materia di sicurezza e osserva che ''è più che giusto che la società civile, i lavoratori, i sindacati facciano sentire la loro voce dopo questa tristissima vicenda, prima che ci si abitui a storie come queste”. 

Zuppi: non assistere rassegnati a queste tragedie

"Nel pregare per loro e per il macchinista coinvolto nell’incidente, invitiamo a non assistere rassegnati a queste tragedie che si ripetono: non si tratta di una media statistica (che ogni giorno vede tre vittime), ma di volti, di persone": lo afferma in una nota il cardinale Matteo Zuppi, presidente dei vescovi italiani. "È una grave perdita per tutti. È in gioco la dignità di noi stessi: la sicurezza nei luoghi di lavoro è frutto di tante responsabilità sociali, economiche e politiche che devono convergere al servizio dei lavoratori", scandisce, e poi aggiunge: "La più grande ricchezza sono le persone". E cita Papa Francesco laddove sottolinea che 'la sicurezza dei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane, che hanno valore inestimabile agli occhi di Dio e anche agli occhi del vero imprenditore'. 

Acli: doveroso intervenire sulla sicurezza

Anche le Acli, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, esprimono il loro profondo dolore per la morte dei cinque operai.  Secondo le rilevazioni dell'Inail, sottolineano, nel 2022 in Italia sono state 1090 le persone che hanno perso la vita nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi, nei magazzini, sui mezzi di trasporto. Ci domandiamo - afferma Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale e responsabile Lavoro - se non serva intervenire per obbligare a garantire maggiori livelli di sicurezza e continuiamo a dire che la transizione digitale del PNRR non può non avere prioritariamente al centro la sicurezza sul lavoro”.

Ultimo aggiornamento alle ore 19.40

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31 agosto 2023, 11:53