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UCSI, la Summer School di Giornalismo Investigativo di Casal di Principe

Dal 29 settembre al primo ottobre 2023 gli incontri di formazione al Real Sito di Carditello, sul tema della rivoluzione che non ti aspetti in terra di mafie. Nella settima edizione, sottolineano gli organizzatori, l'obiettivo sarà ricordare che, oltre le strade macchiate di sangue e i romanzi criminali, c’è la cronaca del bene e del riscatto

Giuseppe Simeone – Città del Vaticano

La rivoluzione che non ti aspetti in terra di mafie è il tema della settima edizione della Summer School di giornalismo investigativo di Casal di Principe, nata nel 2015. Questa edizione vuole raccontare il percorso di valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata nelle terre in cui fu ucciso don Peppe Diana. 

Nel segno dell'operato di don Diana

"I primi venticinque anni di Agrorinasce, l’agenzia per la legalità insediata nel Casertano dal Viminale nel 1998, sono il momento giusto - spiega Luigi Ferraiuolo, direttore della Scuola nazionale di Giornalismo Investigativo - per raccontare cosa è cambiato o meno in Italia nella lotta alle mafie e nel rapporto con i media e l’informazione". Diana ha compiuto un miracolo collettivo in questo territorio dove oggi sono nate tante attività produttive nei beni confiscati alla camorra, e quindi ritornati alla collettività. "Una rivoluzione che non ti aspetti in terre di mafie –  spiega Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, che è il braccio operativo della Summer School - e nel corso di questa VII edizione vogliamo ricordare che dopo le strade macchiate di sangue e i romanzi criminali c’è la cronaca del bene e del riscatto. La scuola rappresenta il cuore della missione dell’UCSI, cioè il giornalismo cattolico vuole offrire un servizio professionale e di esperienza ai territori e ai giornalisti". Un territorio che proprio come simbolo di questo riscatto ha visto la visita a Casal di Principe, lo scorso 21 marzo, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

Borse di studio e location

Saranno tre giorni importanti di riflessione sulle azioni di recupero e riconversione dei beni confiscati in Italia. Una delle novità di quest'anno sarà la consegna dei premi speciali: uno a un giornalista italiano e uno a un giornalista straniero. Dieci giovani giornalisti fino a 38 anni o disoccupati o in cassa integrazione saranno ospitati con dieci borse ospitalità (vitto e alloggio) a Casapesenna, nell'Ostello della Gioventù realizzato in un bene confiscato alla camorra ed in particolare ad Alfredo Zara. La scuola gratuita di giornalismo investigativo è aperta a giornalisti italiani e stranieri e vede come luoghi di formazione il Real Sito di Carditello, situato nella provincia di Caserta, che fu costruito per volere di Ferdinando IV di Borbone nel 1787 e i beni confiscati, oggi recuperati, nei Comuni di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna.

Le scorse edizioni

Giornalisti, magistrati, ricercatori, vescovi, sindaci, carabinieri, sacerdoti, docenti, sindacalisti, senatori, finanzieri, scrittori e prefetti tra i relatori delle scorse sei edizioni: Umberto Rapetto, Sabrina Pisu, Giuseppe Governale, Rosaria Capacchione, Giovanni Melillo, Rosaria Talarico, Ottavio Lucarelli, Laura Meda, Pietro Grasso, Paola Cascone, Vincenzo Rosario Spagnolo, Toni Mira, Bruno Frattasi, Andrea Purgatori, Federico Cafiero De Raho, Alessandro Barbano, Maarten Van Aalderen, Cynthia Rodriguez, Angelo Spinillo, Pino Blasi, Francesco Piccinini, Leonardo Guarnotta, Giuseppe Ayala, Claudio Martelli, Antonio Roccuzzo, Valerio Cataldi, Hayder Majeed, Tonino Palmese e Giuseppe Linares.

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15 luglio 2023, 11:04