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Giornata del bambino africano, dialogo e fratellanza in alternativa alla violenza

Oggi, 16 giugno, la celebrazione dedicata ai giovani del Continente istituita dall’Organizzazione dell’Unità Africana (OAU) nel 1976, per puntare l’attenzione sui diritti dei minori. La loro tutela legata anche al lavoro di Emergenza Sorrisi. Fabio Massimo Abenavoli, presidente della onlus: “Per i bambini africani il dialogo rappresenta una soluzione alla sopraffazione e alla guerra”

Layla Perroni – Città del Vaticano

In occasione della Giornata in cui si celebrano i bambini africani, che ricorre ogni 16 giugno in memoria del massacro di Soweto, sono numerosi i progetti e le missioni nate per il miglioramento delle condizioni dei minori del continente. Tra le varie iniziative, si ricorda la missione chirurgica in Benin di Emergenza Sorrisi, onlus fondata nel 2007 dal medico chirurgo Fabio Massimo Abenavoli che attualmente occupa anche la carica di presidente dell’ente. L’organizzazione attraverso la chirurgia plastica ricostruttiva vuole ridare il sorriso ai bambini dei Paesi con minori risorse, affetti da labio-palatoschisi ed esiti di traumi ed ustioni. Grazie a questi progetti, Emergenza Sorrisi ha realizzato migliaia di interventi chirurgici in più di 20 Paesi.

Ridare la speranza con un sorriso

Dal 17 al 24 giugno l’equipe di medici e infermieri volontari tornerà in Benin per l’undicesima missione chirurgica presso l’Ospedale di Abomey Calavi, nella provincia di Cotonou. Il Paese, infatti, vive una situazione sociosanitaria particolarmente critica, perché il sistema sanitario prevede l’erogazione di prestazioni mediche solo a pagamento. Ciò impedisce alle famiglie che vivono in condizioni di estrema povertà di accedere alle cure e alla chirurgia. Secondo i dati della onlus, in questo contesto le labio-palatoschisi - malformazione caratterizzata da una separazione del labbro, dell'osso mascellare e del palato - colpisce almeno un bambino ogni 250. Per questo motivo l’intervento del personale socio-sanitario della onlus assume un valore ancora più alto.

Un progetto per i bambini

La missione chirurgica, realizzata con il supporto del Ministero della Sanità del Benin, è costituita da un’equipe medica, guidata dai chirurghi plastici Mario Altacera, Ernesto Marziano e Tommaso Anniboletti che, secondo un protocollo ormai consolidato, dopo lo screening preliminare dei piccoli pazienti, insieme agli infermieri e i medici locali – a cui verrà fornita un’adeguata formazione - stabiliranno l’ordine del registro operatorio, privilegiando i casi più gravi. “Vogliamo che i medici locali possano continuare a donare il sorriso, anche quando noi non siamo lì con loro. Solo così sempre più bambini potranno avere in dono il sorriso” dichiara Abenavoli nel comunicato stampa della missione.

Ascolta l'intervista a Fabio Massimo Abenavoli

Quando il dolore si trasforma in speranza

Un intervento riuscito ha una grande importanza per l’equipe medica di Emergenza Sorrisi non solo a livello professionale, ma anche umano. Il presidente della onlus racconta di un bambino arrivato presso l’ospedale di Abomey Calavi, “in condizioni abbastanza gravi perché aveva in corso un’infezione delle vie respiratorie". Di conseguenza, era impossibile operarlo. "La reazione dei genitori del giovane paziente è stata molto forte: pianti, urla, lamenti – afferma Abenavoli -. La disperazione nel volto di quelle persone ci ha portato a tentare l’uso di una terapia antibiotica supportata dal cortisone. Siamo quindi riusciti a riportarlo in condizioni tali da poterlo operare con sicurezza”. Lavorare in contesto diverso da quello originario, come quello dello stato del Benin, permette allo staff medico di conoscere nuove culture, usanze e tradizioni. Abenavoli aggiunge, ad esempio, che i genitori del bambino, prima dell’operazione hanno fatto una danza di buon auspicio che ha lasciato i presenti molto colpiti.

Un dialogo che sostituisce la violenza

I diritti dei bambini africani sono a rischio ogni giorno a causa del contesto dove sono protagonisti povertà, guerre, carestie e dissidi politici. Il presidente di Emergenza Sorrisi ritiene che, in sostegno dei giovani del continente, sia necessario promuovere l’uso di un dialogo continuo tra istituzioni politiche, religiose – anche di diverse confessioni - e civili. Riguardo a questo, il 21 giugno la onlus terrà a Roma un convegno moderato dal giornalista Piero Damosso, incentrato sul ruolo solidale del dialogo interreligioso. Oltre a personalità come Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione, e il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma, saranno presenti anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI; Stefano Bettera, vicepresidente della Unione Buddhista Europea; Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, El Refey Issa, l’Imam della Grande Moschea di Roma. Infine, tra i moderatori è prevista la presenza di Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero della Comunicazione, e di Cesare Zucconi, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio. “ll dialogo è l'unico modo per riuscire a creare dei momenti di pace e di sinergia, in un’ottica di fratellanza", conclude Fabio Massimo Abenavoli, "il dialogo rappresenta una soluzione alla violenza, alla sopraffazione, alla guerra”. 

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16 giugno 2023, 15:10