"Cuori ribelli", corridoi sanitari per salvare bambini africani cardiopatici
Marco Guerra – Città del Vaticano
Nascere con una malattia cardiovascolare congenita in Africa significa andare incontro a morte certa. Alla patologia si aggiungono poi spesso malnutrizione, scarsità di prevenzione, mancanza di centri medici specializzati e il costo delle cure. Per questo motivo, l’organizzazione no profit "Una Voce per Padre Pio" sostiene, dall’aprile del 2022, il progetto ‘Cuori ribelli’. Si tratta di un corridoio umanitario-sanitario che trasferisce in Italia minori con cardiomiopatie congenite. I piccoli, provenienti da Costa d’Avorio, Camerun e Ghana, vengono poi sottoposti ad interventi chirurgici salvavita.
Nuovi progetti in Africa e Sud America
Nell’ultimo anno, sono stati curati in questo modo oltre 70 bambini, di cui 59 in Italia e 11 in Burkina Faso dall’equipe italiana guidata dal professor Guido Oppido. Solo nel Ghana si è compiuto lo screening su 100 minori. Per finanziare questa e altre attività, l’organizzazione ha lanciato la campagna solidale ‘Padre Pio Social Aide’. Tale iniziativa consentirà di attivarne altre in Paesi in via di sviluppo in Africa e sul territorio italiano. Tutte campagne a sostegno del tessuto sociale più debole. Nel 2023, grazie alla raccolta fondi, si potrà rispondere alle numerose richieste provenienti anche da Venezuela, Benin, Gabon, Repubblica Centrafricana. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Missione Kfor, il Corridoio Umanitario Sanitario è attivo anche con il Kosovo. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo, circa il 37% del totale. Il 65% di questi decessi avviene nei Paesi a basso e medio reddito. Più di 300mila nuovi nati muoiono ogni anno nel mondo per malattie congenite. La metà dei morti per queste cause sono bambini con meno di 5 anni di età nell’Africa Subsahariana. Solo in questa regione si stima che il 90% dei bambini non abbia accesso a cure chirurgiche.
Molte cardiopatie non diagnosticate
“Dai nostri screening in Costa d’Avorio è emerso un numero allarmate di cardiopatie non diagnosticate, abbiamo quindi deciso di creare il progetto "Cuori ribelli" per andare oltre i controlli e far operare questi bambini”, spiega a Pope Vincenzo Palumbo, presidente della Ong ‘Una Voce per Padre Pio’.
Secondo Palumbo la cardio chirurgia in Africa è un miraggio e dove esiste è a pagamento: i minori portati in Italia, infatti, sono tutti di famiglie indigenti. Palumbo racconta poi come la figura di San Pio sia universalmente riconosciuta e consenta di entrare in contatto emotivo con le comunità di tutto il mondo. “Padre Pio diceva che non si possono chiedere sempre miracoli e lui stesso ha creato la Casa sollievo della sofferenza per aiutare le persone con la medicina”, ricorda infine Palumbo. San Pio, conclude, offriva “sempre sollievo allo spirito e al corpo”.
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