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Scene di devastazione in Ucraina Scene di devastazione in Ucraina 

Ucraina, Putin: "Russia pronta al negoziato". Scetticismo da Kyiv

In un'intervista il presidente russo accusa l'Occidente e il governo ucraino di rifiutare il dialogo: "Il nostro obiettivo è unire il popolo russo". "Torni alla realtà, è ovvio che la Russia non voglia il negoziato" è la risposta del consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak. Anche questa mattina le sirene sono suonate nella capitale e in altre regioni del Paese

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

La Russia è pronta a negoziare con tutte le parti coinvolte nella guerra in Ucraina. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin, accusando Kyiv e i suoi alleati occidentali di "rifiutarsi" di negoziare. Lo riporta il The Guardian. Parlando in un'intervista alla televisione di stato Rossiya 1, Putin ha dichiarato: “Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare". "Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è unire il popolo russo". Secondo Putin, la politica degli avversari geopolitici di Mosca mira a "dividere la Russia". Alla domanda "se la Russia possa trattare l'Ucraina in modo cinico e subdolo come fanno i paesi dell'Occidente", scrive l'agenzia Tass, Putin ha risosto: “Non potremmo che avere una filosofia diversa, un approccio diverso alla vita e alle persone".

Kyiv: la Russia non vuole negoziati

Totale scetticismo sulla disponibilità russa alla trattativa è stato espresso subito dal consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, secondo il quale “Putin ha bisogno di tornare alla realtà". Per Podolyak è ''ovvio'' che la Russia ''non voglia negoziati, ma cerchi di evitare responsabilità”.  “La Russia – ha dichiarato ancora il consigliere presidenziale - ha attaccato per sua decisione l'Ucraina e sta uccidendo cittadini. Non ci sono altri 'Paesi, motivi o geopolitica. La Russia non vuole negoziati", ha concluso Podolyak, "ma cerca di evitarne la responsaibilità. È ovvio e per questo la porteremo in tribunale". 

Le sirene suonano ancora

Anche nella mattina di Natale le sirene sono suonate a Kyiv e in altre regioni ucraine.  L'amministrazione comunale della capitale ucraina ha esortato le persone a recarsi nei rifugi dopo l'annuncio dell'allerta aerea. Anche il sindaco di Mykolaiv, nel sud del Paese, ha avvertito dell'allarme aereo. Nel frattempo il numero di civili uccisi nella provincia ucraina di Kherson nelle ultime 24 ore è salito a 16, secondo il capo dell'amministrazione militare regionale, Yaroslav Yanushevich. In totale, 64 persone sono rimaste ferite con diversi livelli di gravità, ha aggiunto in un post sul suo canale Telegram, un giorno dopo l'attacco russo al centro del capoluogo provinciale che ha fatto strage di civili.

Zelensky: appello all'unità

Nel suo messaggio di Natale indirizzato ai connazionali cristiani ortodossi di rito occidentale e diffuso sulla stessa piattaforma social, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, da parte sua, ha fatto appello all’unità e alla perseveranza di tutto il popolo: “La libertà – ha detto - ha un prezzo alto. Ma la schiavitù ha un prezzo ancora più alto”. “Ovunque siamo – ha aggiunto il capo di Stato -  saremo insieme oggi”. Facendo presente come quest'anno tutte le festività abbiano "un retrogusto amaro", Zelensky ha commentato: “Le nostre case e strade non possono essere così luminose. Le campane di Natale non possono suonare in modo così forte", coperte dalle "sirene anti-aeree, o peggio ancora, da colpi di arma da fuoco e esplosioni". La maggior parte della popolazione in Ucraina è di fede ortodossa e celebra la Vigilia e il Natale secondo il calendario giuliano, il 6 e il 7 gennaio.

Shevchuk: un dovere rallegrarsi per il Natale

Ieri notte, concelebrando la Messa di Natale nella Chiesa di Sant'Alessandro a Kyiv, il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc), Sviatoslav Shevchuk ha esortato a "non avere paura di rallegrarsi anche quando si ha voglia di piangere". L' arcivescovo maggiore ha ricordato che in Ucraina, prima di Natale, si è molto dibattuto se  fosse giusto rallegrarsi per il Natale in tempo di guerra. "Non solo è possibile", ha detto, "ma anche necessario rallegrarsi per il Natale in Ucraina! Una nazione è invincibile se sa inginocchiarsi davanti alla tenerezza dell'amore di Dio, che si rivela oggi a noi nel Divino Bambino. Perché questa gioia non viene dalla terra, ma dal cielo". A presiedere l'Eucarestia è stato il nunzio apostolico in Ucraina, l'arcivescovo Visvaldas Kulbokas, con il quale hanno concelebrato il vescovo cattolico latino della diocesi di Kyiv-Zhytomyr, Vitaly Kryvytskyi, e altri sacerdoti della Chiesa cattolica romana.  

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25 dicembre 2022, 14:03