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Polizia sul luogo dell'attentato a Istanbul, su via Isketlal Polizia sul luogo dell'attentato a Istanbul, su via Isketlal 

Turchia, attentato a Istanbul: il governo accusa il Pkk

Per l'attentato di domenica pomeriggio nel centro di Istanbul ci sono 22 arresti. Le sei persone che hanno perso la vita sono tutti cittadini turchi. Lo fa sapere il prefetto Ali Yerlikaya. Non sono arrivate rivendicazioni. Il ministro dell'Interno turco Soylu indica il partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) come responsabile. Il presidente Erdogan ha denunciato il "vile attacco", poco prima del volo in Indonesia per partecipare al vertice del G20 a Bali

Fausta Speranza – Città del Vaticano

Ventidue arresti per la strage di Istanbul di ieri pomeriggio, costata la vita a una madre e sua figlia, un padre e sua figlia, una coppia sposata e un'altra persona. Ad annunciarlo il ministro dell'Interno turco Souleyman Soylu in una dichiarazione notturna, trasmessa dall'agenzia ufficiale Anadolu e dalle televisioni locali. L’esplosione è avvenuta a via Istiklal, area pedonale del centro della città sul Bosforo, nota come via dello shopping, ma purtroppo teatro anche di altri attentati in passato. In questo caso, l’esplosione è avvenuta in un tratto vicino a piazza Tacsim. Degli 81 feriti, 50 sono stati dimessi mentre 31 si trovano ancora in ospedale e due sono gravi. La Casa Bianca  condanna con forza l'atto di violenza a Istanbul: "Siamo a fianco al nostro alleato Nato nel contrasto al terrorismo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. In mattinata è intervenuto anche Fahrettin Altun, direttore delle comunicazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, affermando: "Gli attacchi terroristi contro i nostri civili sono conseguenze dirette o indirette del sostegno di alcuni Paesi per organizzazioni terroristiche".  Il ministro dell’Interno Soylu ha dichiarato: "Secondo le nostre valutazioni, l'ordine per l'attentato terroristico mortale è arrivato da Ayn al-Arab (Kobane) nel nord della Siria, dove il partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk)- e l’Unità di protezione del popolo (Ypg) hanno il  quartier  generale nel Paese.

Sospettata una donna

Ieri sera, il presidente Recep Tayyip Erdogan e poi il suo vice, Fuat Oktay, avevano parlato di una donna responsabile della bomba: inizialmente si pensava a una kamikaze, mentre nelle dichiarazioni in nottata Soylu ha confermato che la persona che ha piazzato la bomba è stata arrestata, senza specificare i motivi per i quali il sospetto sia stato arrestato, né se si tratti di una donna. Secondo i media, è stata arrestata Ahlam Albashir, una cittadina siriana che avrebbe poi confessato di essere stata addestrata dal partito curdo armato Pkk e dalle milizie curde siriane dello Ypg. Il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag, ha fatto riferimento a una "borsa" appoggiata su una panchina: "Una donna si è seduta su una panchina per 40-45 minuti e qualche tempo dopo c'è stata un'esplosione. Tutti i dati su questa donna sono attualmente sotto esame", ha continuato. "O questa borsa conteneva un timer o qualcuno ha attivato l'ordigno da remoto", ha aggiunto. Secondo il sito di monitoraggio del funzionamento del web 'Net Blocks' si riscontrano limitazioni e rallentamenti nell'utilizzo di internet, e dunque dei social, in Turchia a partire da dopo l'attentato.

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14 novembre 2022, 07:59