Nato in allerta per i missili caduti sulla Polonia, probabile provenienza dall’Ucraina
Marco Guerra – Città del Vaticano
La Polonia e l’Unione Europea sono scioccate, mai prima d’ora era stato direttamente coinvolto dalle violenze della guerra un Paese dell’Allenza Atlantica. Allo stesso tempo però in queste ore c’è molta cautela nell’addossare responsabilità che potrebbero portare ad un’escalation del conflitto.
Pioggia di razzi sull’Ucraina
Nel pomeriggio di ieri infatti oltre 100 razzi russi si sono abbattuti sull’Ucraina che a sua volta ha risposto con la contraerea. Secondo le ultime indiscrezioni il razzo che ha colpito un villaggio nella Polonia sarebbe proprio un missile antiaereo proveniente dall'Ucraina. Lo avrebbe detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ai leader del G7 e dei Paesi Nato, che hanno tenuto una loro riunione di emergenza mentre partecipano al G20 di Bali.
Niente accordo al G20 sulla guerra
La Russia, dal canto suo, respinge le accuse e parla di provocazione da parte dell’Ucraina. Il presidente polacco Duda afferma che non vi sono al momento "prove inequivocabili" sulla provenienza dei razzi e che l'indagine è in corso. Intanto niente accordo nel G20 sull'Ucraina: i leader hanno infatti approvato il documento finale in cui si cita che “la guerra sta minando l'economia mondiale" e che "la gran parte dei membri la condanna fermamente".
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