Corea del Nord, tre nuovi missili lanciati verso il mare
Roberta Barbi – Città del Vaticano
È scattato intorno alle 7.40 ora locale, il primo allarme: un missile balistico a lungo raggio è stato lanciato da un’area prossima alla capitale nordocoreana Pyongyang, poi è scomparso dai radar e non si sa dove sia caduto. Un’ora dopo la situazione si ripete: altri due missili non identificati, stavolta a corto raggio, partono dalla zona vicino alla città di Kacheon e cadono in mare, nelle acque orientali. A rilevarlo per primi sono Giappone e Corea del Sud, l’allarme antiaereo è scattato nei due Paesi, spingendo le popolazioni di alcune aree settentrionali dell’arcipelago nipponico e di un’isola sudcoreana a mettersi al riparo nei rifugi.
Giappone, azioni Corea del Nord intollerabili
“Intollerabili”, così vengono bollate le azioni del governo della Corea del Nord dal premier giapponese Fumio Kishida che ha parlato ai media. Il governo di Tokyo, fa sapere il segretario di Gabinetto Hirozaku Matsuno, ha inviato a Pyongyang una protesta formale a causa dei lanci odierni, mentre il ministro della Difesa Hamada ha precisato che nessuno dei tre missili ha attraversato l’arcipelago giapponese, ma uno di essi “è stato rilevato come potenzialmente in grado di farlo, quindi è stato emesso l’allarme J” ha spiegato, ribadendo che il missile è poi scomparso nel Mar del Giappone.
Dura condanna della comunità internazionale
Alla reazione del Giappone segue anche quella di Seul e di Washington, che già ieri aveva sollecitato sanzioni ai danni della Corea del Nord per l’aperta violazione delle risoluzioni Onu. Oggi Stati Uniti e Corea del Sud, proprio in risposta a queste nuove provocazioni, fanno sapere che proseguiranno le esercitazioni aree congiunte dell’operazione Vigilant Storm iniziata il 31 ottobre scorso e che si sarebbe dovuta concludere domani. Il tutto all’indomani di una giornata, quella del 2 novembre, in cui la Corea del Nord ha testato almeno 23 missili di vario tipo e ha sparato un centinaio di colpi di artiglieria dalla contea di Kosong verso il mare, in una zona cuscinetto creata nel 2018 al fine di ridurre le tensioni.
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