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Raid nella zona Zaporizhzhia (Ansa) Raid nella zona Zaporizhzhia (Ansa)

Ucraina, danni a infrastrutture energetiche nella regione di Kiev

Nuovi bombardamenti nell’area della capitale. In arrivo nel Paese dell’Europa dell’Est altre armi dagli Stati Uniti e aiuti umanitari dall’Arabia Saudita

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Ancora raid russi nella regione di Kiev, dove è scattata l’allerta antiaerea. Danni "significativi" si registrano alle infrastrutture energetiche e potrebbero esserci interruzioni di corrente. Attacchi con droni kamikaze sono stati condotti nella zona di Zaporozhzhia. Da segnalare poi che gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti in armi all'Ucraina da 725 milioni di dollari, che non comprende però i sistemi anti-missile chiesti da Kiev. Il coordinatore delle Nazioni Unite per l'Iniziativa sul grano del Mar Nero, il sudanese Amir Mahmoud Abdulla, ha reso noto che l'accordo sulle esportazioni di grano dall'Ucraina, in scadenza il mese prossimo, sarà prorogato e "potenzialmente" ampliato. L'Arabia Saudita ha annunciato poi aiuti umanitari per 400 milioni di dollari. Il ministero della Difesa di Minsk ha reso noto che nel territorio della Repubblica di Belarus sono arrivati i primi soldati russi per prendere parte ad una nuova forza congiunta. La loro missione, precisa Minsk, è "esclusivamente quella di rafforzare la protezione e la difesa del confine".

Appello dei vescovi europei

In una dichiarazione, pubblicata ieri, la Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (Comece) ha chiesto alla Russia di sospendere immediatamente le ostilità in Ucraina. Nel documento si esprime “profonda tristezza per le orribili sofferenze umane inflitte ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina dalla brutale aggressione militare dell’autorità politica russa”. Vasta eco hanno ricevuto le parole pronunciate ieri, al vertice euroasiatico in Kazakhstan, dal presidente Vladimir Putin: "Siamo aperti al colloquio con Kiev, per ora non servono attacchi massicci", ha affermato il presidente russo, che però rivendica la scelta dell'invasione: "Non mi pento, abbiamo fatto bene".

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15 ottobre 2022, 13:19