#Maipi¨´stragi: a Milano in piazza contro le mafie
Michele Raviart e Alessandro Guarasci - Città del Vaticano
Sono oltre ottanta le associazioni ¨C tra cui Caritas, Acli, Libera e Forum Terzo Settore - che scendono oggi pomeriggio in piazza a Milano per manifestare contro la ¡®ndrangheta e a sostegno del procuratore Nicola Gratteri e di tutti coloro che rischiano la vita a causa delle mafie. Lo stesso Gratteri, procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, era l¡¯obiettivo di un progetto di attentato scoperto lo scorso maggio.
La mafia, un problema nazionale
Nell¡¯anno che ricorda i trent'anni dalle stragi di Capaci e via d¡¯Amelio - le quali costarono la vita a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e alle loro scort - l¡¯evento si identifica nell¡¯hashtag #maipiùstragi per dire - si legge nel comunicato di presentazione - ¡°che non si tocca nessuno di coloro che sono in prima linea contro le mafie¡±. Significativa anche la scelta di Milano, per ribadire come la ¡®ndrangheta sia un problema nazionale, un¡¯organizzazione eversiva e ¡°la sua sconfitta definitiva deve essere un'urgenza improrogabile e una priorità assoluta per l¡¯Italia¡±.
Mai abbassare la guardia
Il rischio infatti, spiega don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, a nord di Napoli, noto per il suo impegno contro la camorra nella cosiddetta Terra dei Fuochi, è che la lotta alla criminalità organizzata perda la sua forza. ¡°È un rischio che c¡¯è sempre, soprattutto in questo momento - sottolinea don Maurizio - in cui l¡¯Italia è distratta da altri problemi, da altre tragedie, la pandemia e la guerra che ci affligge. Adesso anche il problema climatico e le sue conseguenze¡±. ¡°Le mafie sono sempre là - ribadisce - sono sempre attente a saltare sul treno quando parte, sono sempre attente a occupare i posti che vengono lasciati vuoti, quindi la cosa migliore da fare è non abbassare la guardia, mai! Soprattutto in questi momenti qui¡±.
Non lasciare le persone sole
Le istituzioni stanno rispondendo, ¡°c¡¯è più consapevolezza e più controllo¡± ¨C Don Maurizio spiega che da poco la caserma dei carabinieri di Caivano è diventata una compagnia, con più uomini e più mezzi ¨C ma a volte ¡°manca una risposta d¡¯insieme¡±. Le case occupate sono legate alla criminalità organizzata, i roghi dei rifiuti agli scarti delle produzioni del lavoro in nero. Poi, spiega, ¡°non bisogna mai lasciare le persone da sole, quelle che veramente si espongono, e sono tante¡±. ¡°Dopo i primi momenti di attenzione, infatti, anche se c¡¯è la scorta o la scorta rafforzata, in un modo o nell¡¯altro queste persone vengono lasciate sole e allora rischiano di diventare un bersaglio della mafia, della camorra, anche nei momenti in cui, secondo noi, la mafia non risponde più con l¡¯attentato, con la morte. Invece bisogna fare attenzione¡±.
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