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Haiti: dimostrazione a un anno dell'omicidio del presidente Moise Haiti: dimostrazione a un anno dell'omicidio del presidente Moise 

Haiti, confermata la missione dei caschi blu dell’Onu

Interrompere la spirale di violenza che sta colpendo Haiti e in particolare la capitale Port au Prince, nelle mani delle bande armate. Questo l’intento con cui ieri il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha votato la proroga della missione dei caschi blu. Votata anche la risoluzione che prevede l’interruzione del flusso di armi leggere con il Paese caraibico

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

Dal Consiglio di Sicurezza Onu ci si sarebbe aspettato qualcosa in più, ma già è importante aver confermato e rafforzato la presenza del contingente delle Nazioni Unite ad Haiti e aver limitato l’ingresso di armi leggere in base ad una risoluzione di Stati Uniti e Messico, approvata all’unanimità, sulla falsa riga di una medesima raccomandazione proposta in precedenza dalla Cina.

Un Paese in profonda crisi

Ad Haiti lo Stato praticamente non esiste più e poco riesce a fare il contingente delle Nazioni Unite per garantire sicurezza ad un Paese devastato da anni a causa di terremoti, epidemie e, in particolare, da un anno nel caos politico dopo l’uccisione del presidente Moise. I civili vivono segregati in casa per evitare di essere coinvolti nelle scorribande di gruppi armati in lotta tra di loro e che giornalmente mettono in atto rapimenti ed omicidi. Rischia di diventare un’emergenza dimenticata quella haitiana, dove anche le iniziative umanitarie rischiano di bloccarsi. A causa del controllo serrato delle bande, non circolano più beni di prima necessità, cibo, acqua e la popolazione civile è allo stremo. 

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16 luglio 2022, 09:14