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Le forze di pace burundesi della Missione dell'Unione Africana in Somalia viaggiano su un veicolo blindato, Mogadiscio, Somalia Le forze di pace burundesi della Missione dell'Unione Africana in Somalia viaggiano su un veicolo blindato, Mogadiscio, Somalia 

Somalia, l'attacco degli al-Shabaab a una base dell'Unione Africana

Sono morti 10 peacekeepers burundesi in un attacco a una base dell'Unione africana in Somalia, rivendicato dal gruppo estremista al-Shabaab che opera da oltre dieci anni nel Paese

Francesca Merlo - Città del Vaticano

L’esercito del Burundi ha annunciato la morte di 10 dei suoi peacekeeper dell’Unione Africana nell’attacco alla loro base in Somalia. Nel raid sono stati anche feriti 25 militari mentre altri 5 sono dispersi. Sono morti anche 20 membri del gruppo estremista islamico al-Shabaab, che ha rivendicato l’attacco alla base di El Baraf, 150 chilometri a nord della capitale somala, Mogadiscio.

Il Burundi è uno dei paesi che contribuisce con truppe alla Missione dell'Unione Africana in Somalia, conosciuta anche con le sue iniziali - ATMIS. Anche l'Uganda, il Kenya, l'Etiopia e Gibuti hanno soldati schierati nella missione. In una dichiarazione rilasciata mercoledì, l'organismo continentale ha condannato l'attacco e ha reso "omaggio alle forze di pace burundesi che hanno perso la vita contribuendo a portare pace e stabilità in Somalia".

La presenza nel Paese

L'attacco di martedì è stato l'ennesimo di al-Shabaab, che si oppone alla presenza di truppe straniere in Somalia. Il gruppo, che sta combattendo da oltre 10 anni per imporre la legge islamica in tutto il Paese, ha intensificato i suoi attacchi negli ultimi mesi tra le tensioni politiche mentre la Somalia cerca di eleggere un nuovo presidente. Sono sempre più frequenti gli attentatori suicidi che indossano esplosivi artigianali in quello che gli esperti di sicurezza chiamano un "cambiamento di tattica". Il 23 Marzo, il gruppo militante islamico ha preso di mira le elezioni al palazzo presidenziale regionale nella città di Beledweyne, circa 300 km a nord di Mogadiscio. Sono morte 48 persone e e più di 100 ferite. Al-Shabaab è ritenuto responsabile dell'assassinio di pacifisti somali, operatori umanitari internazionali, numerose figure della società civile e giornalisti, e di aver bloccato la consegna degli aiuti di alcune agenzie di soccorso occidentali durante la carestia del 2011 che ha ucciso decine di migliaia di somali.

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05 maggio 2022, 07:54