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Kazakhstan: posti di blocco ad Almaty Kazakhstan: posti di blocco ad Almaty 

Kazakistan, il presidente Tokayev: tolleranza zero contro le nuove proteste

Rischia di esplodere la situazione in Kazakistan teatro da giorni di forti dimostrazioni popolari contro il presidente Tokayev a causa del caro energetico. Il capo dello Stato adotta il pugno duro e da Amnesty International giunge un forte allarme: “Il Kazakistan sull’orlo del disastro”

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

In Kazakistan si sta consumando un vero e proprio muro contro muro tra le autorità e i manifestanti che da giorni protestano per l’aumento del gas da consumo e da trazione. Sarebbe un vero e proprio disastro se avvenisse quanto annunciato ieri in un discorso televisivo dal presidente kazako, Tokayev: nessun dialogo con i manifestanti, che chiama terroristi, e sui quali le forze di sicurezza possono sparare senza preavviso. Dichiarazioni drammatiche che hanno suscitato la risposta di Amnesty International: “Le autorità del Kazakistan hanno il dovere di mantenere l'ordine, afferma l’organizzazione, ma esortare a sparare è un atto illegale che rischia di aggravare la situazione dei diritti umani nel Paese, considerata già a livelli di guardia.

La preoccupazione della comunità internazionale


Onu, Nato e Unione Europea guardano con estrema attenzione quanto sta avvenendo in Kazakistan e si interrogano sulla possibile evoluzione in peggio della situazione; chiedono la fine delle illegalità e delle violenze, sia da parte del governo, sia da parte dei manifestanti. Decine sinora le vittime tra i manifestanti e tra le forze dell’ordine. Intanto è stato arrestato per alto tradimento l’ex capo dei servizi di sicurezza, Karim Masimov. Fedelissimo dell’ex presidente Nursultan Nazarbayev, era stato sollevato da Tokayev due giorni fa dalla alta carica che ricopriva dal 2016. Oltre 4 mila 400 arresti sono stati effettuati tra i manifestanti. Di fronte al rischio che la situazione precipiti, gli Stati Uniti hanno autorizzato il personale non essenziale del consolato Usa ad Almaty di lasciare il Kazakistan.

Filo diretto tra Putin e Tokayev

Le truppe russe e di altri Paesi ex sovietici sono presenti in questi giorni in Kazakistan in applicazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto) entrato in vigore dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica. E in queste ore Russia e Kazakistan sono in continuo contatto. Il Cremlino ha reso noto che i presidenti Putin e Tokayev hanno avuto un lungo colloquio telefonico con l’obiettivo di ristabilire l'ordine nel Paese kazako anche se lo stesso Tokayev, riferiscono fonti della presidenza russa, ha detto che la situazione è in fase di stabilizzazione.

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08 gennaio 2022, 11:17