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Coronavirus: un reparto di terapia Intensiva (foto d'archivio) Coronavirus: un reparto di terapia Intensiva (foto d'archivio)

Pandemia, Oms: con tsunami Omicron-Delta ospedali a rischio collasso

La variante Omicron, in circolazione con Delta, "continuerà a esercitare un'enorme pressione su operatori sanitari esausti e sui sistemi sanitari”. ? questo l’allarme dell’Organizzazione mondiale della sanità che chiede anche prudenza nella riduzione delle quarantene.

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

La diffusione della variante Omicron rischia di "portare i sistemi sanitari sull'orlo del collasso". Lo ha detto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. L'Oms raccomanda inoltre cautela, da parte dei governi, nelle decisioni di ridurre la durata dell'isolamento. Ma si registrano scelte non in linea con questa raccomandazione.

Riduzione del periodo di isolamento in Spagna

La Spagna riduce la quarantena per chi è positivo al Covid da dieci a sette giorni. Ridotto ad una settimana anche il periodo di isolamento per chi non è vaccinato ed è entrato in contatto diretto con un positivo.  

Italia: niente quarantena per i vaccinati

In Italia il governo è pronto a varare un nuovo decreto anti-Covid dopo i numeri record sui contagi di questa quarta ondata (nelle ultime 24 ore sono stati quasi 100mila). Non sarà più prevista la quarantena ai vaccinati da meno di quattro mesi e a quelli con la terza dose. Prevista anche una estensione del super Green Pass. Sarà obbligatorio tra l’altro per salire sui mezzi di trasporto, per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sci e altri luoghi di socialità e svago. Prezzi calmierati per le mascherine Ffp2. E negli stadi torna la capienza al 50%.

Dati allarmanti in vari Paesi

In Francia si sono registrati 200 mila contagi in un giorno. Dati allarmanti, con numeri da record di casi riscontrati, anche negli Stati Uniti e in Grecia. Sconfessato infine dalla giustizia amministrativa del Consiglio di Stato, il governo belga ha dovuto fare marcia indiestro e riaprire cinema e teatri del Belgio, che la scorsa settimana erano stati chiusi per combattere la diffusione della variante Omicron, mantenendo solo un limite di 200 spettatori. La decisione di chiudere le sale per gli spettacoli era stata presa il 22 dicembre scorso. Ma la contestazione di una parte del settore si era espressa, oltre che con un ricorso alla giustizia, anche con il mantenimento delle aperture.

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30 dicembre 2021, 07:21