Roma ricorda Giovanni Giorgi, pietra miliare della scienza mondiale
Michele Raviart - Città del Vaticano
Dopo Guglielmo Marconi e la “sua” radio, Alessandro Volta e la pila, dopo le scoperte di Enrico Fermi e il più recente lavoro sulle onde gravitazionali del progetto Virgo, una nuova eccellenza scientifica italiana va ad aggiungersi alle “milestones” dell’IEEE, l’Institute of Electrical and Electronics Engineers, la più grande associazione scientifica e tecnico-professionale mondiale. Da ieri, infatti, tra le “pietre miliari” del progresso dell’umanità c’è anche l’intuizione dell’ingegnere Giovanni Giorgi, ideatore del sistema internazionale di unità di misura standard delle grandezze fisiche che porta il suo nome e precursore di quello attualmente in uso in buona parte dei Paesi del mondo dal 1960.
Oltre la fisica classica
Lo scienziato toscano, nato a Lucca nel 1871 e morto nel 1950, fu infatti il primo a pensare di aggiungere alle unità base di lunghezza (metro), peso (chilo) e tempo (secondo), una quarta grandezza, quella della resistenza elettrica, misurata in ohm, superando così le grandezze della fisica classica. “L’idea” spiega a Pope il professor Fabrizio Frezza, docente di campi elettromagnetici alla Sapienza e principale promotore del riconoscimento a Giorgi presso l’IEEE, “era quella di aprirsi ai nuovi campi del sapere, che richiedevano anche una corrispondenza sul piano delle unità di misura e quindi sia sul piano scientifico che su quello pratico della vita di tutti i giorni”. Giorgi, sottolinea ancora Frezza, “è stato il primo a cogliere l’esigenza che non si poteva più andare avanti ancora con una visione della scienza ancorata ai fenomeni di tipo meccanico, quando c’erano una serie nuova di fenomeni che non erano inquadrabili in quelle categorie della fisica classica e della meccanica, la fisica del chilo, del metro e del secondo”. Un’esigenza che sarà poi accolta alla Conferenza generale sui pesi e sulle misure di Parigi del 1960, che diede vita al Sistema internazionale di unità di misura in vigore e in cui tuttavia fu scelto l’ampere come grandezza fondamentale elettrica.
Una figura multidisciplinare
Una targa dedicata a Giovanni Giorgi e al suo ingresso nelle “milestones” dell’IEEE è stata inaugurata ieri alla facoltà di ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma, nella storica sede vicina a S.Pietro in Vincoli, dove lo scienziato ha insegnato “Trasmissioni e misure telegrafiche e telefoniche” e “Comunicazioni elettriche negli anni ’30. Un’altra targa, nello storico istituto tecnico romano Galileo Galilei, ricorda invece il cosiddetto “fondo Giorgi”, la sua biblioteca personale, formata da cinquemila documenti sui suoi studi e dal carteggio con altri scienziati dell’epoca – una cartolina a lui inviata da Einstein, fu battuta all’asta per 75 mila dollari. “La sua stessa figura, il fatto che lui nasca come ingegnere civile e poi si occupi di fisica teorica, di questioni di misura e non disdegnando allo stesso tempo l’attività professionale più pratica”, conclude ancora il professor Frezza, “lo rende una figura a tutto tondo. In un periodo in cui conta la specializzazione estrema nei vari settori, si torna a cercare delle figure di tipo unificante, trasversali, interdisciplinari, e su questo Giorgi ci può dare ancora una lezione”.
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