A Glasgow la musica di Allevi per la tutela del pianeta
Antonella Palermo - Città del Vaticano
Il tributo dell'arte, musicale e fotografica, per sensibilizzare alla cura della Casa comune. Ancora risuona l'eco del brano composto dal pianista Giovanni Allevi, ambasciatore dell'Earth Day European Network (la ONG riconosciuta dal Segretariato delle Nazioni Unite che dal 1970 si batte per la tutela del Pianeta), e presentato in anteprima il 5 novembre proprio quando alla COP26 i grandi della Terra parlavano di Giovani ed Educazione alla cittadinanza.
Guardare la Terra con gli occhi dei più piccoli
“Il videoclip di Our Future offre una intensa riflessione sul destino del mondo, osservato dallo sguardo pensieroso dei bambini – ha detto Allevi – gli adulti, presi dalla frenesia del lavoro e dalla smania dell'arricchimento, saccheggiano la Terra e trascinano i popoli nel baratro della guerra. Solo i più piccoli riescono a mantenere un contatto diretto e privilegiato con la natura, ad assaporarne la bellezza ma soprattutto a comprenderne l'inestimabile valore. Ricominciamo allora a vedere il mondo attraverso i loro occhi".
Immagini dal mondo che vuole continuare a vivere
Era la musica che dal colonnato del Bernini di Piazza San Pietro veniva diffusa nel giorno dell'inagurazione della mostra fotografica curata da Lia Beltrami sull'Enciclica Laudato si' dal titolo "Emozioni per generare il cambiamento" e che si chiude oggi, 8 novembre. Una duplice modalità attraverso cui "sostenere la voce dei giovani, nella speranza che le emozioni di queste note e di questi sguardi producano il cambiamento necessario: ritornare all’essenziale, vivere nello spirito, sentire il creato come parte di noi. È questa la vera sfida che abbiamo davanti", aveva dichiarato la regista.
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